Truffa con il bonus facciate a Latina, 33 indagati e sequestro da 10 milioni di euro

I crediti fasulli venivano utilizzati in compensazione nei modelli F24 delle stesse società

Truffa con il Bonus Facciate a Latina, 33 indagati e sequestro da 10 milioni di euro
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Venerdì 9 Giugno 2023, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 14:12

Dopo la scoperta di una presunta truffa con il Bonus Facciate, arriva il sequestro di beni per 10 milioni di euro a 33 persone attualmente indagate anche in provincia di Latina. Il provvedimento è stato disposto dal Gip del tribunale di Velletri a seguito di una indagine condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, coordinati dalla procura di Velletri per utilizzo di crediti fiscali inesistenti.

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La scoperta

Le fiamme gialle della compagnia di Nettuno, lo scorso anno, si erano imbattute in un commercialista di Anzio, già destinatario di un provvedimento cautelare personale, che aveva ideato un pacchetto «chiavi in mano», che consentiva, dietro compenso, la creazione e l'utilizzo di falsi crediti fiscali per abbattere le pendenze debitorie verso il Fisco e l'Inps.

Gli accertamenti si sono poi estesi, smascherando un sistema diffuso in tutto il territorio nazionale, che vedeva replicare lo stesso meccanismo fraudolento da parte di altri 9 consulenti fiscali.

In particolare, come emerso dall'esame dei conti correnti bancari riconducibili alle società coinvolte e della documentazione fiscale reperita, i crediti Iva venivano generati attraverso l'inserimento nelle relative dichiarazioni di spese mai avvenute, di costi per «ricerca e sviluppo 4.0» completamente inventati e di crediti per lavori alle facciate caricati sul portale Agenzia delle Entrate, con il supporto di fatture per operazioni inesistenti, senza aver mai eseguito interventi edili.

I crediti fasulli venivano utilizzati in compensazione nei modelli F24 delle stesse società che li avevano generati ovvero ceduti a soggetti economici terzi, a fronte del versamento di un corrispettivo.

I proventi dell'attività illecita venivano poi riciclati attraverso numerosi passaggi tra società domiciliate in Germania, Lituania, Svizzera e Malta e monetizzati con prelevamenti dai bancomat.

IL SEQUESTRO

Il provvedimento ha riguardato 12 terreni e 36 tra appartamenti e locali commerciali in tutta Italia, partecipazioni societarie, 11 veicoli, saldi attivi di conti correnti, polizze assicurative, contanti e orologi di lusso, del valore di oltre 10 milioni di euro, pari ai crediti di imposta inesistenti.

Complessivamente sono coinvolte 19 società e 33 persone fisiche residenti a Latina, Aprilia, Minturno, Roma, Anzio, Nettuno, Marino, Zagarolo e altre città in tutta Italia.

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