«Trenitalia applica le leggi, distanziamento sociale affidato al senso civico dei cittadini»

«Trenitalia applica le leggi, distanziamento sociale affidato al senso civico dei cittadini»
di Bianca Francavilla
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 12:20

LA REPLICA
«Il distanziamento sociale a bordo treno, come in altre situazioni, è affidato soprattutto al senso civico dei cittadini». Questa la risposta di Trenitalia alle accuse del deputato Raffaele Trano che ha denunciato le condizioni a bordo del treno regionale che da Napoli porta a Roma, passando per Latina. «Trenitalia ha replicato l'azienda del trasporto ferroviario - applica le leggi vigenti, compreso il coefficiente di riempimento dei mezzi pubblici che, con l'ultimo dpcm, è del 50 per cento della capienza consentita dai certificati di omologazione. Sul treno indicato, il regionale 2384, la capienza è di 1172 persone e ieri il picco massimo è stato di 420 passeggeri. Precisiamo che anche nei giorni precedenti non abbiamo registrato sui treni casi di superamento della soglia consentita». Insomma, una situazione descritta diversa da quella raccontata dal deputato che invece ha parlato di «interi vagoni dove non c'era il distanziamento di un metro e dove non solo non era rispettato il 50% della capienza, ma forse era anche superiore al 100%».


Solo su un punto si trovano d'accordo Trano e Trenitalia: il distanziamento a bordo del treno è affidato al senso civico. Per Trenitalia questo vuol dire che l'azienda non viola nessuna legge se stabilisce solo il numero massimo di persone a bordo, per Trano significa che «paradossalmente potrebbe essere occupata tutta la prima metà del treno e vuota la seconda. Così è una presa in giro e ci faremo assai male perché i cittadini sono costretti ad utilizzare ugualmente i mezzi di trasporto per andare a lavoro e così non viaggiano in sicurezza». Tra i gap segnalati dal deputato a bordo del convoglio che attraversa la provincia pontina nella fascia oraria più frequentata c'è anche la mancanza di ricambio d'aria e la difficoltà del capotreno di impedire ai passeggeri di salire se il treno è pieno. Le stesse problematiche sono riscontrate da numerosi pendolari che lamentano la difficoltà di riuscire a comprendere quando la capienza è raggiunta. Di una cosa, però, si dicono soddisfatti.
«Prima dell'ultimo Dpcm racconta Emilio Rota del coordinamento dei comitati della Roma-Napoli abbiamo avuto un incontro in remoto con i vertici di Trenitalia Lazio e Campania grazie al quale sono stati istituiti prima in via sperimentale e ora definitiva tre treni supplementari che partono da Napoli e da Latina, considerata città nodo di scambio. Questi arrivano a Termini alle 6.08, 6.22 e 7.29. I treni supplementari permettono di distribuire meglio i pendolari nella fascia oraria dove, da sempre, si verificano più affollamenti. Già questa è una buona notizia».

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