Trekking al Picco di Circe: troppe richieste di soccorso, stop alle escursioni senza guida

Il sentiero che porta al Picco di Circe è tra i più suggestivi della Riviera ma è anche pericoloso e per escursionisti esperti
di Barbara Savodini
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Venerdì 14 Agosto 2020, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 11:56
“Percorso per escursionisti esperti”: parla chiaro il cartello all'imbocco del sentiero che conduce al Picco di Circe, ai piedi di Torre Paola, al confine tra i comuni di San Felice Circeo e Sabaudia, ma in pochi sembrano prenderlo davvero sul serio. Qualche recensione su Trip Advisor e via verso l'avventura: un grande classico tra i turisti della Riviera d'Ulisse che, puntualmente, si conclude con una richiesta di soccorso. La situazione stava diventando insostenibile, anche economicamente, e così al Comune non è restato altro da fare che emettere un'ordinanza: si possono imboccare i sentieri solo con una guida esperta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Ma non solo: è vietato raggiungere il picco, senza accompagnatori, anche optando per la via meno impegnativa.

Basta guarda i numeri per capirne le motivazioni: 2 interventi di recupero il 22 luglio, altri 5 il 24 luglio, 10 il 2 agosto, di nuovo 10 tra il 3 e il 5 agosto e così via in un continuo crescendo fino a ferragosto per un totale di 37 richieste di soccorso in 21 giorni.

Per raggiungere il Picco di Circe dal sentiero di Torre Paola servono scarponcini da trekking, gambe allenate, bastoncini telescopici da riporre nello zaino quando, sulla roccia, si rendono necessarie anche le mani, dimestichezza con le scalate, un po' di perizia e la capacità di guardare nel vuoto senza soffrire di vertigini.

A tutto ciò si aggiungono le regole base della montagna: una sufficiente quantità di acqua per affrontare le ore più calde senza appesantire troppo lo zaino, occhiali da sole contro riflessi e bagliori, un cappellino per evitare le insolazioni, crema protettiva e tanto buon senso.

Per i meno esperti ci sono numerosi altri sentieri, magari più lunghi e meno scenografici, ma più sicuri e non pericolosi. Anche questi, da oggi, sono percorribili esclusivamente con guida.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Claudio Gavillucci (@claudio_gavillucci) in data:


Non è chiaro per quanto tempo rimarrà in vigore il provvedimento ma, attualmente, chi trasgredisce l'ordinanza verrà punito con una salatissima sanzione (da 25 a 500 euro).

Il discorso vale per chi verrà sorpreso nei pressi del Picco senza accompagnatore ma anche per chi chiederà soccorso: una volta salvato il gruppo, insomma, scatterà la multa.

In fase di risoluzione il problema della segnaletica non autorizzata che indurrebbe in errore i camminatori: il direttore del Parco Paolo Cassola e il Comune stanno già collaborando affinché venga rimossa al più presto.

Attualmente sono solo solo sei in sentieri autorizzati: Picco di Circe, Uliveto, Mura Ciclopiche, Brecciaro, Guardia Orlando, Torre Fico – La Batteria e, in tutti i casi, raggiungibili solo con guida.

Anche se molti percorsi sembrano davvero semplici, purtroppo, sono troppi i turisti che si improvvisano avventurieri, cambiando incoscientemente strada lungo il cammino o cadendo anche in zone apparentemente non pericolose. Svariata la casistica dei soccorsi: da chi perde l'equilibrio perché sprovvisto di scarpe adeguate a chi rimane senza acqua e accusa il classico malore, da chi si perde a chi rimane bloccato in punti difficili senza saper né salire né scendere. Non sono mancati, nel corso degli anni, casi di turisti precipitati tra rocce e dirupi.

Gran parte degli incidenti sono avvenuti lungo il sentiero verso il Picco con partenza da Torre Paola, il percorso, appunto, per escursionisti esperti. Per colpa di pochi, ora, pagano tutti. 
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