Tre mucche uccise e un toro ferito a colpi di pistola sulle colline sopra Formia

Tre mucche uccise e un toro ferito a colpi di pistola sulle colline sopra Formia
di Giuseppe Mallozzi
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Giovedì 3 Dicembre 2020, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 10:50

Un grave episodio intimidatorio nella notte tra domenica e lunedì all'interno di una azienda agro-zootecnica in località Cintio, alle pendici di Monte Redentore, tra le frazioni collinari di Trivio e Castellonorato a Formia. I carabinieri forestali hanno hanno avviato una indagine dopo che delle persone hanno ucciso tre mucche che dormivano tranquillamente nel terreno adiacente la struttura colpendole con un colpo ciascuno di arma da fuoco. È stato colpito da distanza ravvicinata anche un toro, purtroppo anche questo animale non ce l'ha fatta a causa della gravità della ferita riportata.

A dare l'allarme, ma solo dopo alcune ore appena vista la mattanza, sono stati i proprietari dell'allevamento, Alessandro Masella e Simona Forte, di 44 e 33 anni.

Sul posto sono giunti gli uomini dell'Arma e il personale dell'ufficio veterinario dell'Asl di Latina, che hanno stabilito che l'entità della strage poteva essere ancora più grave. Secondo la loro ricostruzione, gli autori hanno sparato all'impazzata e, solo per una mera casualità, i proiettili non hanno colpito gli altri animali presenti nella fattoria. Insomma, l'intenzione dei malviventi era quella di togliere di mezzo tutti gli animali presenti nella fattoria, dove sono presenti anche vitellini che ora hanno perso le proprie mamme.

I proprietari, assistiti dall'avvocato Giuseppe Cece, hanno dichiarato di essere da tempo vittime di alcune forme di intimidazione che avrebbero sullo sfondo la guerra della gestione dei pascoli sul territorio all'interno del Parco regionale dei Monti Aurunci. Serpeggia la paura di dover subire altri atti simili e ben più pericolosi tra i proprietari della fattoria. La Procura della Repubblica di Cassino ha aperto un fascicolo contro ignoti che, alla luce delle dichiarazioni rese dai due provati allevatori, potrebbero conoscere nuovi e clamorosi sviluppi. Purtroppo, tali episodi non sono nuovi e già negli scorsi anni si sono susseguite mattanze simili anche in altre aziende limitrofe, tutte ascrivibili alla mano di pastori sempre per la gestione e conduzione dei pascoli e all'utilizzo dell'acqua per gli animali.
Giu.Ma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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