Il terzetto si era organizzato come una vera e propria squadra di intervento riparazione guasti e già in passato, allo stesso modo, aveva sottratto decine di chili di rame da una cabina Telecom, a Roma. Per questo, il dirigente del Commissariato di Cisterna, il vicequestore Lucia Dipierro, ha stabilito di farli controllare da lontano per verificare la recidività del reato e poi pedinare quando il rischio dell'ennesimo furto di rame fosse concreto. L'intuito dell'operazione ha dato i suoi frutti. I tre sono stati arrestati ieri mattina, in pieno giorno, quando hanno iniziato a lavorare nel quartiere Prenestino, a est della Capitale, in via Bastelica.
Sulla strada era stata collocata anche la segnaletica verticale dei lavori in corso. «Dopo aver delimitato l'area - raccontano gli agenti - hanno provato ad aprire un tombino, ma non riuscendoci hanno chiesto addirittura un martello in prestito al titolare di un esercizio commerciale che si trovava lungo la strada per riuscire nell'impresa. Subito dopo, con una piccola gru posta sull'autocarro, iniziavano a sfilare dal sottosuolo un lungo cavo in rame della Telecom, che trasferivano all'interno dell'automezzo».
Quando sono stati bloccati, i tre avevano già sfilato 30 metri di cavo Telecom da cui estrarre il rame e l'avevano ammatassato e caricato sul furgone. La tempestività dell'operazione ha consentito l'arresto in fragranza ed ha evitato la possibile interruzione delle comunicazioni. Peraltro la Telecom è stata informata del blitz e i veri operai hanno in breve tempo riposizionato tutti i cavi della rete di messa a terra e riparato il danno. Gli arrestati sono stati trattenuti nel Commissariato di Porta Maggiore a Roma per la compilazione dei verbali, e poi nelle celle di sicurezza della questura; oggi si svolgerà il rito direttissimo in Tribunale a Roma.. Sono in corso altri accertamenti per verificare se gli arrestati possano essere gli stessi autori dei furti di rame dai cavi Telecom avvenuti anche recentemente a Latina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA