Latina, contagiata dalla trasfusione a 9 anni:
nuova condanna per il Ministero della salute

L'avvocato Renato Mattarelli
di Giovanni Del Giaccio
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Venerdì 11 Settembre 2015, 21:28 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 19:21
LATINA - Una trasfusione praticata quando aveva solo 9 anni e poi una vita sconvolta dall’epatite C. Adesso il Tribunale di Roma ha emesso l’ennesima sentenza di condanna nei confronti del Ministero della Salute che dovrà risarcire una giovane donna di Latina. Nel 2009, a soli 36 anni, ha scoperto di essere infetta del virus dell'epatite C ed è caduta in depressione.



Le ricerche hanno consentito di risalire alla trasfusione fatta nell'82 al "Rizzoli" di Bologna e da lì sono partite prima la richiesta di indennizzo e poi quella di risarcimento.



«Non poteva ricordare che a soli 9 anni, era stata trasfusa né poteva immaginare che proprio chi la doveva curare poteva non aver controllato il sangue che le era stato somministrato» - spiega l’avvocato Renato Mattarelli che ha seguito il suo caso.



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