Traffico internazionale di eroina dall'Africa all'Italia: 19 arresti. Rete di spaccio ramificata anche a Latina

Traffico internazionale di eroina dall'Africa all'Italia: 19 arresti. Rete di spaccio ramificata anche a Latina
di Laura Pesino
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Martedì 5 Novembre 2019, 13:22
Un cartello della droga, con ramificazioni in diverse province italiane tra cui Latina, è stato smantellato nel corso di un'operazione condotta dai carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere. Diciannove chili di 
droga sequestrati, contenuta in 976 ovuli e due pacchi occultati nei bagagli, e 19 persone arrestate: 16 oggi e altre tre in una diversa operazione. L'indagine partita nel 2015, prima coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e poi passata alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, si è sviluppata nei territori principalmente nei territori di Castelvolturno e Casal di Principe ma l'eroina dal Pakistan raggiungeva l'Italia e da qui veniva lavorata e poi distribuita a una fitta rete di spacciatori presenti nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Cagliari, Palermo, Firenze e anche Latina. I militari, nel corso delle investigazioni, hanno accertato 24 importazioni di droga dall'estero e 117 episodi di cessione a terzi.  Il costo per l'acquisto di eroina all'ingrosso si aggirava tra i 30 ed i 40mila euro al chilo e il guadagno per ogni corriere variava dai 3.000 ai 6.000 euro. Per eludere i controlli i componenti del cartello usavano diversi sistemi di comunicazione, tra cui schede telefoniche intestate a soggetti inesistenti, call center e skype, mentre per riferirsi allo stupefacente si utilizzavano parole come 'mercì, 'vestitì, 'scarp', mentre l'espressione 'mangiare bene' veniva utilizzata per indicare la capacità del corriere di trasportare ovuli nello stomaco.  Devoti all'occulto, i nigeriani dell'organizzazione si rivolgevano ad un mago che doveva stabilire se era giusta la scelta dei corrieri e la loro nazionalità. Il santone doveva anche fare preghiere affinché il viaggio andasse a buon fine e il corriere arrivasse in Italia "sano e salvo", cioè con il carico ancora intatto.  
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