Dopo il caso delle foto hard agli alunni del Majorana la Diocesi introduce i test psicologici per insegnare religione

Selezione più rigida con tre prove per diventare prof

Dopo il caso delle foto hard agli alunni del Majorana la Diocesi introduce i test psicologici per insegnare religione
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Maggio 2023, 12:05

Una procedura più rigida e selettiva per diventare insegnante di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado all'interno nella Diocesi di Latina. Il caso del prof di religione, in servizio al liceo Majorana, indagato con l'accusa di aver inviato foto pornografiche ai propri alunni tentando anche un approccio fisico durante una lezione in classe, non poteva non avere conseguenze pratiche anche a livello di selezione e controlli da parte della Diocesi.

Proprio nel giorno in cui, a Tivoli, è emerso un altro caso simile culminato con l'arresto di un insegnante pedofilo, la Diocesi pontina annuncia una stretta considerevole sull'accesso all'insegnamento della religione.

Per diventare prof occorrerà superare una selezione «basata su esami e colloqui anche con gli psicologi», come prevede il decreto firmato nei giorni scorsi dal vescovo Mariano Crociata con cui promulga la "Procedura e i requisiti per il riconoscimento dell'idoneità all'insegnamento della religione cattolica", entrata subito in vigore.

Sono previste tre fasi principali. La prima consiste in un esame scritto, un questionario a domande aperte riguardanti temi teologici, didattici e di legislazione scolastica. La vera novità, almeno nel Lazio, è la seconda fase che consiste in una consulenza psicologica, un passaggio fondamentale per individuare eventuali atteggiamenti che meritano approfondimenti e verifiche, prima di abilitare il candidato alla professione che consente un contatto diretto con decine di alunni giovanissimi.

Al candidato, secondo la nuova procedura, «viene richiesto di partecipare ad un breve percorso di consulenza psicologica compiuto dagli psicologi operanti presso il Consultorio familiare diocesano "Crescere insieme". Tale percorso è finalizzato alla messa a fuoco del profilo psicologico del candidato per individuare le risorse e gli eventuali punti di vulnerabilità che possono avere delle implicazioni nella copertura dell'incarico per cui viene presentata la candidatura». Un iter che prevede un costo di 200 euro (per tre colloqui) a carico del candidato. La terza e ultima fase, all'esito positivo della consulenza psicologica, è quella del colloquio personale del candidato con il Vescovo o con la Commissione dell'Ufficio per la pastorale scolastica e universitaria e per l'Insegnamento della religione cattolica.

I requisiti generali per accedere alla procedura restano quelli previsti negli accordi tra il Ministero dell'Istruzione e la Conferenza Episcopale Italiana: la laurea magistrale in Scienze religiose o il baccellierato in Sacra teologia, cui va aggiunta la «testimonianza di vita cristiana certificata dal proprio parroco». L'obiettivo della nuova procedura è spiegato dal direttore dell'Ufficio diocesano per la pastorale scolastica e universitaria, don Nello Zimbardi: «Il nostro ufficio è da due anni che sta lavorando alla stesura di questa procedura. Noi riteniamo sia utile perché permette di avere insegnanti di religione che siano all'altezza dei tempi e che sappiano riconoscere i propri punti di forza e di debolezza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA