Latina, test Covid per verificare l'immunità: la campagna pubblica e come si organizzano i laboratori privati

Latina, test Covid per verificare l'immunità: la campagna pubblica e come si organizzano i laboratori privati
di Laura Pesino
3 Minuti di Lettura
Sabato 25 Aprile 2020, 10:52
Test capillari o test sierologici, qualitativi o quantitativi per scoprire se si è entrati in contatto con il Coronavirus sviluppando anticorpi e ottenendo la sperata patente di immunità. I kit per ora arrivano in gran parte dalla Cina, in alcuni casi dall'America ma le sperimentazioni vanno avanti a ritmo serrato per mettere a punto il test con una percentuale di affidabilità vicina al 100%.

Nel Lazio la campagna pubblica di test sierologici disposta dalla Regione Lazio riguarderà personale sanitario e forze dell'ordine, ma sono anche i cittadini comuni ad attendere con ansia questo esame che, benintenso, non è un tampone e non può rivelare se si è positivi al Covid. I laboratori di analisi privati si stanno quindi organizzando anche a Latina per fornire questo servizio ai propri clienti, cercando di rispettare le direttive impartite dalla Regione relativamente ai prezzi e districandosi nella giungla di informazioni non sempre chiare e univoche. C'è chi ha già iniziato e chi è in procinto di partire, ma quasi tutti in realtà procedono con le dovute cautele e pubblicizzando ancora poco la novità.

La situazione la spiega Alfredo Soccorsi, titolare del laboratorio Geas che entro i prossimi giorni dovrebbe sarà pronto ad effettuare i test.
«Con gli esami sierologici chiarisce si cerca l'immunità, si individua cioè chi è entrato in contatto con il virus. Tampone e test sierologico non sono confrontabili ma sono senz'altro utili se complementari. C'è molta attesa da parte dei cittadini su questi test e molte richieste, in questa prospettiva la Regione si è mossa giustamente con cautela: il rischio infatti è che si confondano questi esami di laboratorio con il tampone».

LE POSSIBILITA'
Due le soluzioni disponibili: il test rapido che può essere effettuato anche con sangue capillare (con la puntura sul dito come per i diabetici) e quello sul siero effettuato invece con un prelievo. «Il primo spiega ancora Soccorsi è un test di tipo qualitativo, ci dice cioè se ci sono gli anticorpi oppure no, il secondo è quantitativo ed è in grado di dirci anche la quantità di Igg o Igm che si sono sviluppati». Le Igm vengono prodotte temporalmente in caso di infezione, le Igg sono invece i veri e propri anticorpi che si sviluppano in una seconda fase e che tendenzialmente dimostrano l'immunità al virus. Al laboratorio Geas saranno a giorni disponibili entrambi i test, con 150 kit rapidi. Al prezzo raccomandato di 20 euro si aggiungeranno 5 euro di prelievo per l'esame capillare, per quello venoso 45 euro + 2,50 euro di prelievo venoso che verrà inviato a service esterni.
Il laboratorio Redi di Latina invece è già partito da una settimana, ma con una modalità differenti. Qui si effettua un test qualitativo ma su siero, e dunque con prelievo (anche in questo caso i kit acquistati sono di produzione cinese), a cui si associa una Pcr ad alta sensibilità per verificare la presenza nel sangue di una proteina che aumenta quando è in corso un'infiammazione.
Un test integrato insomma, effettuato al costo di 45 euro, che dovrebbe avere pretesa di maggiore affidabilità in attesa che vengano validati quelli quantitativi prodotti da una casa europea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA