Terrorismo, polizia blocca a Terracina tunisino evaso in Francia

Terrorismo, polizia blocca a Terracina tunisino evaso in Francia
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Sabato 10 Luglio 2021, 08:54

La Polizia di Stato ha rintracciato in un appartamento di Terracina, in provincia di Latina, un quarantenne cittadino tunisino residente in Francia evaso lo scorso 29 maggio da un centro psichiatrico di Bassens ed entrato pochi giorni dopo nel territorio italiano. L'uomo, ricercato in ambito Schengen, è indagato in Francia per apologia del
terrorismo e minacce aggravate, nonché per reati contro la
persona e in materia di stupefacenti.


Il tunisino aveva esaltato l'operato di Mohamed Merah, l'autore degli attentati di Tolosa e Montauban del 2012 in cui rimasero uccise numerose persone, ed era indicato dalle autorità francesi quale soggetto pericoloso. Alla sua individuazione si è giunti all'esito di una attività investigativa condotta dalla Digos della Questura di
Latina e da personale specializzato del Servizio per il
contrasto all'estremismo e al terrorismo esterno della Direzione
centrale della Polizia di prevenzione/Ucigos, iniziata nel
maggio scorso dopo che ne erano state riscontrate tracce di
passaggio presso le stazioni ferroviarie di Genova, Roma e
Napoli.

Il 7 luglio scorso la Sala operativa internazionale del
Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip),
attiva h24 nei collegamenti con strutture di polizia estere, ha
segnalato in tempo reale che lo straniero aveva inviato una
serie di mail all'Ispettorato generale di Polizia nazionale
transalpino contenenti minacce all'indirizzo dei «francesi e
delle loro istituzioni», sostenendo altresì di voler «porre fine
alla propria vita uccidendo la gente».

Approfondimenti di carattere tecnico hanno consentito di circoscrivere l'area da cui il soggetto aveva inviato le predette e-mail di minaccia, permettendo al team investigativo della Digos di Latina e della Dcpp/Ucigos di giungere in poche ore all'individuazione del suo nascondiglio e di bloccarlo rendendolo inoffensivo. Il soggetto
è stato quindi condotto in sicurezza presso il Centro di
cooperazione di Polizia internazionale di Modane e consegnato
alle autorità transalpine in esito a una procedura di
riammissione immediatamente attivata tra la Direzione centrale
dell'immigrazione e della Polizia delle frontiere e la polizia
francese.

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