Terracina, dal tempio di Giove al St.Patrick: il tour terracinese di Vinicio Capossela

(da sx) Vinicio Capossela e Massimo Masci nel St.Patrick
di Rita Recchia
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Mercoledì 7 Agosto 2019, 12:06
Si torna sempre dove si è stati bene, sia per cantare che per mangiare. O magari per fare entrambe le cose. Domenica sera Vinicio Capossela non è tornato solo sul palcoscenico naturale del Tempio di Giove, a Terracina, per intonare la sua “Danza macabra” e indossare le sue famose maschere. Finito di cantare sotto le stelle e di raccogliere applausi, dopo sette anni dalla sua prima volta l’artista è ritornato anche da Ivana e Massimo Masci del St.Patrick, nel centro storico alto della città. Era tardi e l’enoteca oramai era vuota, a completa disposizione di Capossela che, come ci raccontano i proprietari, ha ricambiato la bella ospitalità ricevuta. Ovviamente a modo suo. “Si è seduto al pianoforte che abbiamo nella saletta e ha intonato le sue prime canzoni dell’epoca in cui faceva piano bar- ci racconta Ivana Codemo- Erano una decina di persone, hanno mangiato sulla terrazza e poi ci ha regalato un concerto solo per noi e i nostri ragazzi". Facile immaginare l'atmsfera unica che in un attimo si è creata tra le mura antiche del locale. "Gli abbiamo regalato un Barbera del 1965, l'anno in cui è nato" aggiunge Massimo Masci. Dopo un paio d'ore Capossela, musicisti e il resto del gruppo sono andati via. Prima ancora aveva voluto fare una capatina in quella stessa chiesa del Purgatorio che già sette anni fa lo aveva ispirato. E allora visto mai che ritorni ancora, prima o poi: le condizioni ci sono davvero tutte.
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