Palazzine ex Corafa, sequestro confermato: quattro indagati

Palazzine ex Corafa, sequestro confermato: quattro indagati
di Rita Cammarone
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Venerdì 20 Maggio 2022, 11:08

Confermati i sigilli apposti alle due palazzine in fase di ultimazione nell'area ex Corafa di Terracina. Il Gip Giuseppe Molfese del Tribunale di Latina ha convalidato il sequestro preventivo, scattato ad inizio mese su iniziativa dei finanzieri della II Squadra navale di Terracina, congiuntamente ai colleghi della Sezione operativa navale di Gaeta, diretti dal capitano Aurelio Borgese.

Le criticità riscontrate dagli investigatori delle Fiamme gialle hanno riguardato principalmente l'altezza degli edifici, pari a ventuno metri in luogo degli undici metri e mezzo massimi, previsti dalle norme di attuazione del vigente Piano regolatore generale per il comparto 29, oggetto della variante Nord Ovest.

Il complesso residenziale, era stato autorizzato nel 2021 dal Comune sulla base della legge regionale relativa alla rigenerazione urbana, per la demolizione dei preesistenti capannoni della Corafa, azienda di commercializzazione di laterizi, e costruzione - con cambio di destinazione d'uso - di 64 appartamenti, distribuiti su due palazzine. Previsto nell'autorizzazione un ampliamento del 20%. Ma i sette piani fuori terra realizzati andrebbero ben oltre. La difformità ipotizzata dai finanzieri è stata condivisa dal sostituto procuratore Andrea D'Angeli che ha quindi chiesto, ottenendolo, il provvedimento di convalida del sequestro da parte del giudice per le indagini preliminari. Iscritte sul registro degli indagati per lottizzazione abusiva le quattro persone già deferite per abusivismo edilizio dagli uomini del capitano Borgese.

Si tratta dei due amministratori della Gdg Immobiliare, la società titolare dell'area e committente dei lavori, l'amministratore della M.G., la società esecutrice delle opere, e il direttore dei lavori. Il Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia, da cui dipende la sezione operativa di Gaeta, attraverso una nota stampa diffusa ieri, ha fatto sapere che l'operazione che ha portato al sequestro di Terracina rientra nelle attività finalizzate al controllo economico del territorio.

Le due palazzine, edificate all'interno di un'area di cinquemila metri quadrati all'ingresso nord della cittadina, sono risultate quasi il doppio dell'altezza autorizzata ed oltre il doppio dei piani previsti per legge, si legge in un passaggio. Le 64 unità abitative, una volta, completate sarebbero state proposte per la vendita ad un valore medio stimato in 250.000 euro l'una, per complessivi 16 milioni di euro. L'attività di prevenzione, contrasto e repressione degli illeciti ambientali precisa la nota stampa del Reparto di Civitavecchia - e dell'abusivismo edilizio, si qualifica quale misura deterrente verso ogni forma di condotta illecita perpetrata a danno dell'economia legale e degli interessi economici dello Stato e si concretizza, sempre più, nella vicinanza degli uomini delle Fiamme Gialle di mare verso il cittadino, ai suoi interessi ed a quelli legati alla tutela del bene comune.
 

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