Circeo, travolta e uccisa sotto gli occhi del marito. Matilde Masini stava facendo jogging

Al volante una 34enne nota alle forze dell’ordine, forse distratta dal cellulare

Circeo, travolta e uccisa sotto gli occhi del marito
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 22 Luglio 2022, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 09:33

Matilde che si sveglia, fa colazione e indossa le sue scarpe da corsa. Matilde che esce da quella casa al mare, arredata con gusto. Lo stesso che aveva lei e che ogni amico ricorda ora tra le lacrime. Matilde che distende le gambe, tira indietro le braccia, ondeggia un poco il collo a levar via quella piccola rigidità che la notte le ha lasciato. Matilde che fa un gran respiro e inizia a correre, come ogni giorno, con il marito Massimo che la precede in bicicletta. Probabilmente al ritorno dall’allenamento avrebbero fatto un po’ di spesa, acquistato la frutta in uno di quei banchi che si trovano lungo la strada, e poi sarebbero andati insieme al mare. 
Sono le 8.30, la normalità di una giornata di vacanza scompare e su San Felice Circeo, sul litorale laziale, si abbatte la tragedia. Matilde Masini, romana, 55 anni, è stata investita ieri in via Migliara 58. Una strada, questa, dell’entroterra che unisce San Felice a Sabaudia. 

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LA DINAMICA

È stata travolta da una Renault Mégane Scénic guidata da una 34enne del posto che dovrà ora rispondere di omicidio stradale.

Perché per Matilde non c’è stato nulla da fare. Al momento dell’impatto suo marito la precedeva sulla strada di una ventina di metri e si è girato quando lei era già in terra, spaventato dalle urla, dal boato, dal rumore dei freni che si bloccano all’improvviso. Ha provato a rianimarla, prima ancora che sul posto arrivassero i sanitari del 118 ma ogni tentativo è stato vano. Troppo violento l’impatto, Matilde è praticamente morta sul colpo. La sua investitrice si è fermata e ora si dovrà capire come è possibile che l’abbia travolta su quel rettilineo. La runner non era una sprovveduta, sapeva dove correre, sapeva come farlo, sapeva come si deve prestare attenzione quando ci si allena non in un parco ma su una strada dove possono passare le auto. A compiere i rilievi è la polizia stradale che sta cercando anche di mettere insieme i pezzi della dinamica. Sicuramente per la violenza dello scontro l’auto procedeva a velocità sostenuta. Sicuramente oltre il limite sancito per quel tratto, dicono dalla Stradale.

 

Non si esclude che la 34enne italiana, già conosciuta dalle forze dell’ordine, si sia distratta, forse dall’uso del cellulare. Il suo telefono è stato sequestrato mentre, da prassi, sono stati eseguiti gli esami tossicologici e quelli relativi ad accertare o meno l’assunzione di alcol. La polizia attende i risultati mentre sta cercando testimoni o videocamere di zona per cercare di capire meglio come l’auto sia finita addosso alla donna. Chi conosceva Matilde, e sa che si allenava anche quando era al mare, esclude categoricamente che possa aver fatto un passo falso, che possa essersi scostata dal bordo stradale su cui correva finendo nella carreggiata. La 34enne in stato di choc non ha saputo fornire una ricostruzione attendibile, in auto era da sola e il mezzo è stato posto sotto sequestro.

Matilde Masini lascia due figli maschi, maggiorenni, uno dei quali per un periodo aveva seguito la sua passione ovvero la corsa. Viveva all’Eur con il marito Massimo, dentista, e nella sua vita di lavoratrice, moglie e madre, aveva coltivato la sua grande passione. Molti gruppi sportivi, compreso “Bancari romani” di cui faceva parte ormai da oltre dieci anni, sono distrutti dal dolore. Matilde ne ha corse tante di gare, dalla maratona di Roma fino a quella di New York. La presidente del gruppo sportivo “Bancari romani”, Laura Duchi, scriveva su Facebook postando una foto di Matilde con la mano alzata al cielo dopo una gara: «Non ci sono parole per descriverlo. Mi consola solo pensare che te ne sei andata facendo quello che amavi. Amavi correre. Eri una persona rara. Io ti volevo molto bene e oggi non riesco a darmi pace perché non è giusto quello che è successo».

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