Esce in mare in acquascooter con la compagna e la figlia di lei. Tre morti, le donne ritrovate abbracciate

Terracina, recuperati in mare cadaveri di donna e bimba abbracciate: «Indosso il salvagente»
di Rita Recchia
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Sabato 5 Maggio 2018, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 08:48

Si sono definiti con le ore i dettagli del giallo di Terracina. Il 32enne Pierluigi Iacobucci risiedeva con la madre a Mondragone (Caserta). Il suo corpo è stato ritrovato giovedì scorso nello specchio di mare antistante Baia Domizia ancora legato all'acquascooter con cui era uscito il giorno prima da un cantiere navale di Castel Volturno.

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Secondo quanto accertato dai carabinieri, l'uomo era uscito inizialmente da solo, ma poco dopo era andato a prendere in un lido di Mondragone anche la cubana 31enne Digne Cappe e la figlia di quattro anni (e non di due come riferito in precedenza dagli inquirenti), i cui cadaveri sono stati ritrovati oggi in mare a largo di Terracina. Iacobucci e la cubana, è emerso, avevano una relazione, sebbene non convivessero; la donna viveva con la figlia a Mondragone, e qui lavorava in un supermercato. 




Gli inquirenti hanno poi accertato che la bimba, contrariamente alle prime informazioni, non era figlia di Iacobucci. Sotto choc la famiglia del 32enne, che gestiva insieme al fratello alcuni supermercati in provincia di Latina, in particolare a Scauri e Minturno.
 

 

Chi lo conosceva descrive Pierluigi come una persona molto sensibile e riservata, tanto da non avere un profilo sui social. Le indagini ipotizzano un incidente, con il 32enne che si sarebbe avventurato alla foce del Garigliano, dove il mare è più mosso, perdendo il controllo del mezzo; madre e figlia sono finite in acqua, Iacobucci è rimasto attaccato all'acqua scooter trovando poi la morte.

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