Teatro D'Annunzio finalmente agibile, ma restano ancora tanti problemi

Teatro D'Annunzio finalmente agibile, ma restano ancora tanti problemi
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 12:22

Fili sospesi; una cabina di regia posta in fondo alla platea, in uno dei palchi; l'americana sospesa sulle prime file di poltrone. In molti sono rimasti perplessi, entrando domenica sera, per la prima volta dopo quasi sette anni, nel nuovo teatro comunale D'Annunzio, in occasione del concerto per i 90 anni dell'inaugurazione di Latina.

Un compleanno festeggiato in grande stile, con la serata di gala per la riapertura del D'Annunzio, dopo gli anni di chiusura dovuti ai lavori per l'adeguamento normativo. Adeguamento normativo, appunto. Il Comune di Latina ha speso quasi 1,5 milioni di euro per adeguare la sala teatrale e consentirle di ottenere la certificazione di agibilità antincendio che mai aveva avuto fin dalla sua nascita alla fine degli anni 80. Con quel milione e mezzo di euro si è rifatto il controsoffitto, si sono rifatti gli impianti, si sono separati il palcoscenico e le strutture limitrofe e si è blindata la torre scenica, si sono sostituiti tutti i materiali non ignifughi. Ma, appunto, di questo si è trattato.

I limiti del vecchio D'Annunzio li ha ereditati anche il nuovo, anzi, in alcuni casi sono peggiorati. Punto primo: i cavi volanti. Entrando in sala, molti si sono girati verso sinistra, e si sono chiesti cosa fosse quel fascio di cavi che dal fondo della platea correva verso il palcoscenico appeso alle lampade a muro. La ragione c'è: come tutti avranno notato, la regia luci e suoni (detta server) era posta, come in passato, nel primo palco a sinistra della platea, uno di quelli in fondo alla sala. Da lì si dipartivano i relativi cavi di comando. Non era possibile prevedere una canaletta o addirittura farli correre sotto il pavimento? Sì, ma costava.
Punto secondo: l'americana sospesa sopra le prime file di platea.

Per chi non lo sapesse, è la struttura metallica sospesa che ospita le luci che illuminano il palco. In passato era meno visibile perché installata alla fine del vecchio controsoffitto (che è stato tutto smontato perché non a norma e sostituito), ora è più visibile, più bassa anche se più piccola. Ma dicono in Comune che così può essere facilmente installata e rimossa, adeguata alle esigenze di ogni singolo spettacolo.

Altra cosa che si è notata: il palco è più piccolo. Non è un'impressione. Le prescrizioni dei Vigili del fuoco hanno imposto che fosse eliminata qualsiasi possibilità di trasmissione di fuoco o fumo ad ambienti circostanti, e questo isolamento totale ha ridotto le dimensioni.
L'ex assessore ai Lavori pubblici, Emilio Ranieri, che per anni ha seguito il progetto di adeguamento, ribadisce però che ora «è tutto a norma, anche quei cavi volanti. Ogni spettacolo può avere servizi differenti e ogni volta si certificano. Comunque il retropalco ha lo spazio adeguato per porre lì i server». Anche il controsoffitto, secondo Ranieri, «è acusticamente perfetto, in quanto composto di materiali appositi, non pone problemi di riverbero». Per il palcoscenico «è vero che è ridotto, ma non si poteva fare altrimenti, la torre scenica doveva essere isolata».
La realtà è che serviranno nuovi e corposi finanziamenti per risolvere anche questi problemi.

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