Motivo? Ha fatto nella sua lunga e “onorata” carriera più di 6 milioni di esami, si è rotto il tubo radiologico, l’ultimo incontro con i tecnici c’è stato nei giorni scorsi e va chiarito se è meglio ripararla o provare a sostituirla. Nel primo caso, alla rottura del tubo si unisce quella del cosiddetto “stabilizzatore”, nel secondo vanno aspettati i tempi di un nuovo acquisto.
In entrambi c’è da aspettare, meno nell’ipotesi dell’ennesima riparazione, sicuramente di più in caso di nuovo acquisto. E intanto? Semplice, quando va bene i pazienti vengono portati a Terracina per l’esame, se invece anche il macchinario del “Fiorini” è fuori uso si parte e si va a Latina per la Tac. Una situazione che per primi gli operatori definiscono insostenibile, tornando a chiedere chiarezza sul futuro dell’ospedale di Fondi e in particolare del settore dedicato all’emergenza.
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