Tromba d'aria, strutture balneari e ricettive distrutte, serre spazzate via: economia a pezzi

Uno degli stabilimenti com'era e come è ridotto dopo il tornado
di Barbara Savodini
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Martedì 30 Ottobre 2018, 15:52
SPERLONGA - Operatori balneari disperati, agricoltori in lacrime, albergatori in ginocchio: pochi minuti sono bastati per fare a pezzi l'economia di Sperlonga e di buona parte della costa del Basso Lazio.

Tra bungalow sventrati, strutture ricettive scoperchiate, lidi devastati e serre spazzate via come fuscelli la ripresa sarà durissima.

Il sindaco di Sperlonga Armando Cusani ha già scritto una lettera alla Regione preannunciando la volontà di chiedere lo stato di calamità naturale, una task force composta da sei professionisti guidata dal dirigente dell'ufficio tecnico, l'ingegner Francesco Palermo, è invece al lavoro per mappare e quantificare i danni subiti.
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