Sabaudia, distanze nelle spiagge libere: ecco come nasce l'idea del kit fai da te

Sabaudia, distanze nelle spiagge libere: ecco come nasce l'idea del kit fai da te
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Domenica 26 Aprile 2020, 13:10 - Ultimo aggiornamento: 17:10
Il prototipo lo ha realizzato con quattro matite di legno e 20 metri di nastro di raso rosso. Materiali di fortuna che è riuscito a reperire facilmente a casa sua. Un'idea ecologica ed ecosostenibile. Marco Beoni, presidente del Consorzio Mare Pontino Sabaudia, che raggruppa tutti gli stabilimenti balneari del lungomare famoso per le sue dune, per cercare di superare le innegabili difficoltà che la diffusione del coronavirus creerà nella svolgimento della stagione balneare che dovrebbe iniziare a breve, ha pensato alla realizzazione di un kit da regalare ai bagnanti per delimitare in maniera autonoma sulle spiagge libere le distanze ed evitare il contagio del coronavirus.

AUTOGESTIONE SULL'ARENILE
«Il kit contiene quattro piccoli paletti da conficcare sulla sabbia a cui verranno legate tramite un piccolo cappio già predisposto delle corde colorate a formare un quadrato di cinque metri a lato, in modo da sviluppare uno spazio di venticinque metri quadri entro cui collocare l'ombrellone, lettini e sdraio spiega Beoni - Il successivo quadrato delimitato allo stesso modo dovrà avere una distanza di un metro e ottanta e permettere così un corridoio di passaggio. La distanza finale tra ogni ombrellone sarà così di oltre sei metri. Finito l'utilizzo il quadrato verrà rapidamente smontato e riposto nel suo involucro, pronto per il prossimo utilizzo in qualsiasi spiaggia. Le spiagge libere potrebbero essere così autogestite dagli stessi bagnanti e sorvegliate da droni per rilevare il corretto utilizzo dei distanziamenti. Con questa proposta, ci sembra di affrontare nella maniera più corretta la problematica della fruizione in maniera sicura nelle spiagge libere. I bagnanti saranno perfettamente in grado di autogestirsi nel rispetto delle normative, tramite una soluzione gratuita e facilmente utilizzabile da tutti conclude - Il mare deve rimanere, come è sempre stato, una risorsa accessibile a chiunque e per qualsiasi tasca e l'utilizzo dei quadrati di sicurezza entro cui muoversi, potrebbero essere la soluzione più semplice ed efficace per il contrasto ai possibili contagi sulle spiagge»

IL SINDACO
«Da parte mia c'è piena apertura e valuteremo tutte le proposte dichiara il sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi Il mio primo obiettivo è la sicurezza. Di sicuro dovremo seguire le regole che ci verranno dettate dallo Stato e dalla Regione Lazio. Se si riducono gli spazi sulle spiagge in concessione la gente si riverserà maggiormente sulle spiagge libere e dovranno essere gestite in modo che non si creino assembramenti».

Di sicuro quest'anno l'afflusso al mare verrà ridotto in quanto probabilmente non sarà possibile creare parcheggi di scambio perché sarà pressoché impossibile garantire il trasporto individuale o comunque rispettando le misure di sicurezza dei bagnanti in spiaggia e la continua sanificazione dei mezzi. Le incognite sono molte. Sui social in molti hanno commentato la proposta del quadrato di sicurezza. C'è chi pensa che sia fattibile e chi invece pensa che le persone non saranno in grado di autogestirsi, in particolare non sarà facile tenere a freno la vivacità dei bambini. Intanto l'estate si avvicina.
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