Terracina, la proposta di una “Beach Virus Free”: si entra solo con il certificato

Terracina, la proposta di una “Beach Virus Free”: si entra solo con il certificato
di Rita Recchia
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Sabato 18 Aprile 2020, 11:00
A Terracina da sempre turismo fa rima con mare, chioschi e ombrelloni, ma quest'anno è inevitabile che anche qui sarà una stagione diversa. E forse questa per ora è l'unica certezza. E invece sono proprio certezze quelle che chiedono gli operatori balneari, prima ancora dei cittadini che sperano di poter tornare al mare. Gino Di Lello, uno dei pochi ad aver scommesso sulla destagionalizzazione restando aperto tutto l'anno, è chiaro su un punto: «Apriremo soltanto se avremo garanzie dallo Stato e la certezza di poter offrire un servizio alla clientela, altrimenti non sarà possibile avviare l'attività per quest'anno». Sottolinea la necessità per la categoria di vedersi rinnovate le concessioni balneari, in scadenza alla fine del 2020, al 2033 e avanza una proposta: «Propongo di allestire una Beach Virus Free con la richiesta del certificato di negatività al virus all'ingresso per poter scendere in spiaggia. Noi operatori saremmo più tutelati anche dal punto di vista legale e la clientela sarebbe tranquilla. Così la spiaggia non sarebbe un miraggio».

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«Chiediamo al Governo di inserire nel prossimo Dpcm una chiara nota ai Comuni per applicare la Legge 145 del 2018 che estende al 2033 la scadenza delle concessioni demaniali per dare certezza di impresa - dice Felice Enrico Di Spigno, operatore balneare e responsabile Sib Terracina - Un provvedimento a costo zero che consentirà nuovi investimenti anche in virtù dell'emergenza». L'ordinanza regionale di pochi giorni fa, che consente di avviare le attività di manutenzione e sanificazione, era un'altra esigenza molto sentita che per fortuna si è concretizzata. «Tutto questo per essere pronti quando le autorità sanitarie ci consentiranno di aprire rispettando i protocolli che in queste ore sono in fase di elaborazione» continua Di Spigno che aggiunge: «Si consideri sin da ora la possibilità di sgravi sulle imposte e canoni concessori, il tutto con meno burocrazia e più chiarezza».

Che stagione sarà? «Sicuramente diversa - risponde - Ci saranno regole e protocolli da rispettare evitando assembramenti. Più problematico sarà applicare tutto questo sulle spiagge libere. Comunque bisogna pensare prima all'emergenza sanitaria sperando che al più presto diminuisca il contagio e si raggiungano livelli minimi di casi. Il mare è espressione di salubrità ma bisogna procedere con cautela e responsabilità: gli operatori balneari come sempre faranno la loro parte».
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