Spaccio, usura, estorsione: quattro arresti a Gaeta

Spaccio, usura, estorsione: quattro arresti a Gaeta
3 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Agosto 2019, 11:38 - Ultimo aggiornamento: 13:34
Spaccio di stupefacenti, usura ed estorsione, nel sud pontino scatta l'operazione della polizia Coast to Coast. Quattro le persone finite in manette: un 27enne di Fondi, un 29enne di Formia, in carcere, un 30 di Cassino e un 41 enne di Gaeta, ai domiciliari. Le indagini degli agenti del Commissariato di Gaeta sono partite nel 2018 dopo la comparsa di nuovi personaggi spuntati fuori dopo un periodo di vuoto dovuto alle clamorose operazioni delle forze dell'ordine.


Secondo l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Cassino Francesco Amato si ipotizza la presenza di un sodalizio criminale attivo sulla Riviera d'Ulisse e con ramificazioni fino a Cassino. Dalle indagini è emerso un volume d'affari di migliaia di euro a settimana.

Le quattro misure cautelari, due in carcere e due in regime di arresti domiciliari, sono state emesse rispettivamente - si legge in una nota della Questura - nei confronti di Andrea D'Onofrio, 27 anni, di Fondi; Edgardo Luigi Di Nitto, 29 anni, di Formia: Alessandro Lucreziano, 41 anni, di Gaeta; Marcello Di Zenzo, 30 anni, di Cassino; «responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione».

«Le indagini, avviate nel 2018, sono state originate dal “vuoto” venutosi a creare nelle piazze di spaccio - spiegano gli investigatori - anche a seguito degli arresti già effettuati dalla Polizia di Stato nelle città della zona dell’omonimo Golfo nel corso dell’operazione Coast to Coast, in ordine a reati connessi all’assunzione di stupefacenti da parte dei giovani del posto».

Il provvedimento giudiziario del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cassino, Francesco Armato, richiesto dalla Procura di Cassino, è stato ottenuto all’esito di una indagine durata oltre un anno e condotta dagli investigatori del Commissariato Distaccato di P.S. di Gaeta, alla quale ha collaborato anche il personale del Commissariato di Formia.

«L’attività investigativa svolta va ricondotta all’esplicitarsi dell’azione giudiziaria di contrasto nei confronti dei soggetti ritenuti a capo del collaudato sodalizio criminoso della riviera di Ulisse - chiariscono dalla Questura - L’ulteriore elemento di differenziazione risiede anche nell’estensione delle consuete piazze di spaccio di Gaeta, Formia e Fondi, anche alla città di Cassino. Si ribadisce dunque che l’assenza forzata degli attori “storici” dello spaccio, ha dunque attirato gli “appetiti imprenditoriali” di personaggi relativamente nuovi per le piazze del Golfo e della Valle dei Santi».

«Alla attività di indagine tipica - chiariscono gli inquirenti in una nota - quali pedinamenti e lunghi appostamenti, è stata affiancata una significativa attività tecnica, con intercettazioni telefoniche e ambientali, che ha consentito una definizione certa del quadro indiziario a carico degli arrestati. Il volume degli affari, ammontante a diverse migliaia di euro a settimana e per quantitativi rilevanti di stupefacenti, prevedeva anche che il gruppo degli spacciatori compulsasse gli acquirenti obbligandoli a ricevere la droga a domicilio o in altro luogo sicuro di loro pertinenza. È stata quindi sgominata la nuova rete che si stava organizzando per rifornire le città di Gaeta, Formia, Fondi e Cassino di cocaina».





 
© RIPRODUZIONE RISERVATA