Sezze, oggi la resa dei conti in Consiglio comunale sulla statua di San Lidano

Sezze, oggi la resa dei conti in Consiglio comunale sulla statua di San Lidano
di Francesca Leonoro
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Mercoledì 10 Giugno 2020, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 10:19

Rischia di creare un precedente storico unico nel suo genere il consiglio comunale di Sezze che si attende per le 16:00 di questo pomeriggio. Risulta difficile, infatti, supporre che sia già capitato altrove che la statua di un Santo Patrono arrivasse a determinare una crisi politica. Eppure, stando ai rumors che da mesi circolano insistentemente, il rischio che il voto in merito all'opportunità di accettare la donazione dell'opera in onore di San Lidano si traduca, sostanzialmente, in una sfiducia al primo cittadino di Sezze, pare tutt'altro che remoto.
I primi segnali a sostegno di questa tesi erano arrivati già più di un anno fa, quando, subito dopo l'installazione del cantiere nel piazzale del Belvedere di Santa Maria, si erano destati i malumori di decine di cittadini, poi riunitisi in un comitato per impedire la realizzazione del progetto approvato dalla giunta comunale. Nel mentre, il dubbio su un errore nell'iter procedurale aveva spinto l'Ente a bloccare i lavori del cantiere di Santa Maria che, stando a quanto spiegato da alcuni addetti, al momento dello stop erano ormai in stato abbondantemente avanzato. L'errore in questione altro non consisteva che nella necessità della preventiva discussione e eventuale accettazione della donazione della statua da parte del consiglio comunale, fino ad allora mai chiamato a pronunciarsi sulla questione. Si arriva, così, ad oggi, quando dopo un anno di ufficiali silenzi e ufficiosi mormorii, la massima assise cittadina si appresta a deliberare su un tema che, oltre a dividere la comunità, rischia di spaccare in due anche la maggioranza consiliare.
Nell'ipotesi più accreditabile, infatti, la nota diffusa dal presidente del consiglio, Enzo Eramo, non sembra lasciare molto spazio ad equivoci su quella che sarà la sua posizione al momento del voto. «Se una scelta è divisiva, secondo me non è la scelta giusta» ha scritto sui social il consigliere PD, lasciando intendere la sua intenzione di opporsi alla donazione della statua del patrono. Sulla stessa linea, stando alle indiscrezioni che trapelano in questi giorni, potrebbero collocarsi anche le due consigliere dem, Federica Fiorini e Marzia Di Pastina, che, tenendo conto dei due no delle esponenti di Sezze Bene Comune, Palombi e Contento, che mai hanno fatto mistero del loro fermo dissenso, farebbero attestare i contrari a quota 5. Tra i dem, il sindaco, però, non è solo. Dalla sua, in favore della statua, si è schierato il capogruppo del PD, Armando Uscimenti, il cui voto favorevole andrebbe ad aggiungersi a quelli, presumibilmente altrettanto favorevoli, dei restanti colleghi di maggioranza, eccezion fatta per Ernesto Carlo Di Pastina che, in quanto fratello del donatore della statua, Don Massimiliano, potrebbe decidere di astenersi. A questo punto, con un parziale di 7 voti favorevoli e 5 contrari, la situazione potrebbe essere rimessa nelle mani della minoranza, dove l'incognita principale è la posizione dell'esponente di Italia Viva, Giovanni Bernasconi, che, se prima della sua fuoriuscita dal PD e dalla maggioranza consiliare aveva pubblicamente sposato il progetto di riqualificazione del Belvedere, alla luce dei rinnovati equilibri, non è escluso possa decidere di sferrare un colpo basso allo stesso sindaco che fino a pochi mesi fa aveva sostenuto. Gli scenari sono i più disparati e tutt'altro che prevedibili ma quel che è certo è che se la maggioranza Di Raimo uscirà indenne da questa votazione darà una grande prova di forza.
Francesca Leonoro
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