Maxi sequestro da 400.000 euro a Trani e Di Fazio

Maxi sequestro da 400.000 euro a Trani e Di Fazio
di Marco Cusumano
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Martedì 19 Maggio 2020, 07:00
La lotta alla criminalità è sempre più collegata alle misure patrimoniali. Ieri la Guardia di Finanza ha eseguito il decreto firmato dal giudice Giuseppe Cario con il quale è stato posto sotto sequestro preventivo un patrimonio di 400.000 euro.

Destinatari del provvedimento Massimo Anastasio Di Fazio (51 anni) e Aldo Trani (62 anni), il primo condannato per usura nel processo “Damasco”, il secondo per associazione mafiosa. La misura ha colpito Trani per un valore di 110.000 euro e Di Fazio per 289.257 euro, così come chiesto dal Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Latina, Carlo Lasperanza e dal sostituto Giuseppe Miliano.

I magistrati hanno coordinato l’indagine affidata ai militari della Compagnia di Formia e a quelli del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (SCICO). Nel mirino una serie di transazioni su beni immobili e mobili messe in piedi dai due in violazione delle disposizioni antimafia su di loro pendenti» spiega la Finanza in una nota. 

In particolare Trani, secondo l’accusa, ha omesso di comunicare l’alienazione, al prezzo di 110.000 euro, di un’abitazione con deposito, mentre Di Fazio ha omesso diverse variazioni patrimoniali, in particolare donazioni, acquisti di fabbricati e terreni e relativi interventi manutentivi, per un ammontare complessivo di 289.257 euro. Da qui il sequestro preventivo delle somme corrispondenti alle variazioni patrimoniali non comunicate «sussistendo - spiega la Finanza - la fondata ragione di ritenere che la libera disponibilità di quegli importi da parte degli indagati possa aggravare o protrarre le conseguenze dei reati contestati con la possibilità che questi possano occultare o disperdere quei valori».
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