Le indagini, coordinate sostituto procuratore di Cassino Emanuele De Franco, sono state effettuate anche tramite sopralluoghi e sorvoli aerei svolti con l’ausilio dei mezzi in dotazione al Reparto Operativo Aeronavale del Corpo di Civitavecchia, grazie ai quali si è poi proceduto all’ispezione dell’intero complesso aziendale.
All’atto dell’accesso presso la sede della società i militari del Gruppo di Formia, con il supporto del personale e di un elicottero della Sezione Aerea di Pratica di Mare, riscontravano la presenza di numerosi cumuli di rifiuti, speciali e non, di varia natura. I rifiuti venivano, quindi, catalogati da personale qualificato dell’Arpa Lazio e classificati in materiali di scarto di ristrutturazioni edilizie, pneumatici, materiale ferroso, vernici e scarti cementizi derivanti dallo sversamento sul terreno di composti semiliquidi poi solidificatisi, nonché bancali di lastre, utilizzate per le coperture dei capannoni, accatastati ed abbandonati sul terreno.
Tra i materiali inventariati e sottoposti a sequestro dalle Fiamme Gialle, sono ricomprese anche lastre di basolato verosimilmente di epoca romana e, quindi, di probabile interesse storico-archeologico.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato l’azienda e la relativa area pertinenziale di circa 40.000 mq e hanno denunciato il rappresentante legale della società per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA