Bruciato un altro chiosco al Lido di Latina, è il secondo in meno di 48 ore

Bruciato un altro chiosco al Lido di Latina, è il secondo in meno di 48 ore
di Fabrizio Scarfò
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Martedì 16 Maggio 2023, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 12:24

Di nuovo le fiamme sul lungomare di Latina. Appena due giorni dopo l'ultima volta, un altro chiosco è stato distrutto dal fuoco intorno alle 20 di ieri sera: si tratta della prima struttura che si trova sul lato sinistro della marina, a due passi da Capo Portiere. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco e delle Volanti della Polizia: mentre i primi si sono occupati di spegnere il rogo, i secondi hanno dato il via agli accertamenti. Tuttavia, visto anche il precedente di appena 48 ore prima, ogni beneficio del dubbio sembra essere caduto: si fa sempre più strada la natura dolosa del rogo.

Il precedente incendio è scoppiato nella notte tra sabato e domenica, anche il quel caso la struttura è stata completamente avvolta dalle fiamme, non è rimasto altro che lo scheletro carbonizzato. Dopo l'immediato intervento degli uomini della Squadra Volante i quali, insieme ai vigili del fuoco, hanno valutato e analizzato il materiale trovato sulla scena, sono scattati gli esami della scientifica. Anche se ora prende ovviamente corpo l'ipotesi del dolo.

Nuovo incendio al Lido di Latina: rogo devasta il primo chiosco

LA RICOSTRUZIONE

Erano da poco passate le 20 quando i ragazzi che gestiscono l'attività, una società di giovani che ha vinto il progetto "Latinadamare" (gli stessi dell'ex tipografia Il gabbiano che si trova sulla circonvallazione), hanno chiamato in lacrime la funzionaria del Comune di Latina: il loro chiosco stava andando a fuoco. La struttura era praticamente pronta per la stagione estiva e i giovani si erano allontanati da neanche dieci minuti dopo aver ultimato gli ultimi preparativi per il suo allestimento; c'erano già frigoriferi, docce, bagni nuovi: mancavano solamente le sedie. Ma soprattutto, a rendere quasi certa la natura dolosa del rogo il fatto che il generatore fosse ancora scollegato e privo di benzina, il che di fatto esclude l'ipotesi del cortocircuito esattamente come accaduto per quello situato sul lato opposto, a poche centinaia di metri da Rio Martino, ridotto in cenere nonostante non fosse stato ancora montato l'impianto elettrico.
In pochi istanti le fiamme hanno avvolto la struttura in legno, con i gestori dell'attività che non avevano neanche fatto in tempo a tornare a casa che sono dovuti tornare indietro, ritrovandosi davanti agli sforzi degli ultimi giorni ridotti in cenere in pochi minuti. E mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme, la rabbia continuava a montare tra coloro accorsi sul posto, tra cui anche due degli amministratori del chiosco bruciato sabato sera e quello che gestisce il quarto, situato qualche chilometro più avanti.

UN PARTICOLARE INQUIETANTE

È stato proprio quest'ultimo a far emergere un inquietante particolare, quello che fa sospettare sempre di più un'azione mirata e pianificata da qualcuno: intorno alle 18 di sabato, qualche ora prima che andasse a fuoco il quinto, qualcuno aveva provato a dare fuoco al chiosco precedente, come accertato dall'uomo che, una volta lì, aveva trovato la paglia della copertura parzialmente bruciata sul lato che dà sulla spiaggia.
Immediato era stato il suo allarme alle forze dell'ordine per quella che, qualche ora dopo, si sarebbe rivelata solamente un'avvisaglia di ciò che sarebbe accaduto di lì a breve alla struttura posizionata poco più avanti.

LA PAURA E LA VIGILANZA

L'allerta adesso rimane alta in tutto la zona del lungomare, con i proprietari dei chioschi non ancora colpiti che, oltre ad esprimere preoccupazione per ciò che potrebbe accadere, promettono di organizzarsi con presidi per vigilare sulle strutture ed evitare altri roghi che, a questo punto, sembrano rimandare ad una chiara strategia intimidatoria messa in atto da qualcuno.

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