«Di fronte a questa tragedia così grande – è stato il commento del sindaco Armando Cusani – io da cristiano, cattolico, e praticante non posso che guardare al crocifisso, perché il crocifisso ci parla della morte che poi è di nuovo vita. Il nostro crocifisso, in questo momento, è la nostra Sara, morta in condizioni stranissime e penso che nessuno potrà mai darsi pace per questo». Il sindaco, che ha letto a lungo alcuni passi del vangelo, ha poi invitato la pubblica assise a raccogliersi in un minuto di silenzio. «Durante questo momento di raccoglimento c'è chi potrà riflettere – ha concluso – e chi potrà pregare».
«Qualunque cosa si dica – è stato il commento del capogruppo di minoranza Marco Toscano – rischia di essere sciocca o vana. Purtroppo sono tragedie alle quali non si può rimediare, l'unico rimedio è per il futuro, nel senso di dare maggiore attenzione alla sicurezza delle persone e alla tutela del territorio. Quello che possiamo fare come amministratori ora è solo esprimere vicinanza alla famiglia della piccola Sara».
Ai discorsi ha poi fatto seguito il silenzio. Sessanta lunghissimi secondi in cui l'assenza di parole ha espresso, forse più di ogni altro intervento, il cordoglio che ha profondamente segnato l'intera comunità.
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