Sabaudia: si riapre il sipario su "Il Parco e la Commedia", rassegna teatrale giunta alla 10^ edizione

Sabaudia: si riapre il sipario su "Il Parco e la Commedia", rassegna teatrale giunta alla 10^ edizione
di Ebe Pierini
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Venerdì 23 Luglio 2021, 18:45

Da domani sera, 24 luglio, alle 21 si riapre il sipario su “Il Parco e la Commedia”, giunta alla sua decima edizione. Un racconto lungo 16 serate attraverso 17 appuntamenti, immersi nello scenario del Parco nazionale del Circeo. Il teatro incontra la natura e la cavea del Centro visitatori è pronta ad accogliere la serata inaugurale della rassegna teatrale organizzata dalla Pro Loco Sabaudia, curata dal direttore artistico Umberto Cappadocia e dal presidente Gennaro Di Leva, con i patrocini di Regione Lazio, Provincia di Latina, Città di Sabaudia, Parco Nazionale del Circeo, UILT- Unione italiana libero teatro e Consorzio Pro Loco Circe.

“Dopo un anno di fermo forzato, di certo non desiderato ma ragionato per custodire il senso più proprio della rassegna – sottolinea il direttore artistico Umberto Cappadocia – riparte il viaggio della fantasia. Torna in scena quello spettacolo straordinario che è Il Parco e la Commedia, uno spazio di ritrovata creatività che ci consente di riappropriaci dei sorrisi in un viaggio lungo sedici giorni intessuto di arte, teatro, musica e attualità, in un luogo perfetto per dare all’immaginazione il giusto respiro e licenza di esprimersi». Il teatro a cielo aperto della cavea del Centro visitatori torna a essere punto di riferimento delle notti estive per tutti coloro che sono pronti a scoprire o riscoprire quello spazio di condivisione nato nel segno del coinvolgimento e della partecipazione e che, come scelta consolidata in queste dieci edizioni, continua a veicolare anche le cose più serie e complesse tramite eventi che rimangono all’insegna della leggerezza.

Dalla prima edizione, nell’estate 2011, con poco più di una manciata di spettacoli, ne è stata fatta di strada. Sul palco della cavea del Centro visitatori si sono avvicendati negli anni non solo grandi nomi del panorama culturale contemporaneo: Massimo Gramellini, Dino Pesole, Gianni Minà, Nino Benvenuti, Neri Marcorè, Roberta Serdoz, Maria Latella, solo per citarne alcuni, ma anche piccole ma rappresentative realtà del teatro amatoriale, con particolare attenzione anche a quei soggetti che fanno del linguaggio teatrale uno strumento terapeutico e d’integrazione, come l’esempio di Claudio Corinaldesi e dei suoi ragazzi de “La Rete” o della “Diaphorà” di Latina. Ogni anno il racconto de Il Parco e la Commedia si arricchisce delle tante professionalità che con il loro lavoro, spesso del tutto gratuito, portano in scena una rassegna di dialogo e collaborazione che richiede molti sforzi e tantissimi soggetti coinvolti. Quella scommessa iniziale festeggia la sua decima edizione, un lungo lasso di tempo che rappresenta una rarità per una rassegna – la più longeva per Sabaudia – ma che fa sentire i suoi effetti ben oltre questa contingenza.

“Ci sarà una storia in più da raccontare” è stato il commento tra i più cari dopo la decisione di posticipare la X edizione.

Quella storia sta finalmente per schiudere il suo racconto.

“In questo tempo sospeso – come nelle parole del presidente della Pro Loco Sabaudia Gennaro Di Leva – abbiamo la necessità di raccontare e ascoltare una nuova storia riappropriandoci di qualcosa di cui abbiamo sentito un’immane mancanza. Il teatro, come ogni linguaggio o espressione artistica, serve a dipingere un mondo e in questi dieci anni di Parco e la Commedia siamo riusciti a formulare la nostra idea più bella, dando voce a un’emozione, comunicandola, esprimendo un desiderio e riuscendo ad esaudire parte di quanto non detto. La felicità più grande oggi è quella di ritrovarci per tornare, finalmente insieme, a sorridere, a commuoverci, a emozionarci, a dire cose complesse con parole semplici come solo il teatro de Il Parco e la Commedia ci ha insegnato in questi dieci anni”.

L’avventura, il viaggio culturale del Parco e la Commedia non si arresta e continua a raccontare nuove storie, instaurare nuovi dialoghi, ritmare nuove emozioni anche in quella che si presenta già come un’edizione straordinaria e non solo per il difficile presente in cui è inserita. La sagacia, l’ironia e l’intelligenza sono il filo conduttore che lega realtà, piecè, compagnie distanti tra loro per tempi, luoghi, contenuti, esperienza, consentendo di abbracciare un pubblico vario per età e attese. Una scelta che si rinnova di anno in anno, declinata inequivocabilmente nel segno della partecipazione e della qualità. E tutto riparte da quegli “amici” che in questi dieci anni hanno calcato il palco del Centro visitatori.

Il sipario della serata inaugurale, sabato alle 21, si aprirà con coloro che dalla seconda edizione hanno rappresentato una certezza per il Parco e la Commedia. La compagnia “IPC Insieme per Caso”, con la regia di Angelo Grieco, presenterà “Sabato, domenica e (mezzo) lunedì”, un adattamento della commedia di Eduardo reinterpretata con la puntuale delicatezza che rappresenta da sempre la cifra stilistica del gruppo teatrale romano. Domenica sarà invece la volta della compagnia di Napoli “A.C.I.S Il Sipario APS”, tra quelle realtà premiate nell’VIII edizione della manifestazione dalla più prolungata standing ovation, che presenterà “Francesca da Rimini”, una farsa in due atti tutta da ridere di Antonio Petito con la regia di Sasà Palumbo.

Come in un’unica sequenza Il Parco e la Commedia accoglierà il ritorno di Gianfranco Loffarelli e de “Le Colonne” con il loro “Novecento”, della splendida Elisabetta Femiano diretta da Danilo Proia, o ancora la compagnia On Broadway, Enrica Corradini, Giovanni Pannozzo, Gianni Pontillo, insieme a tante nuove presenze che godranno di quel palcoscenico condiviso a cielo aperto. A rappresentare l’amatorialità di chi sceglie il teatro solo per passione le voci di Sabaudia – ma con inflessione partenopea – della compagnia “Napul’è… Na” e del gruppo teatrale di Priverno “Purpurin”.

In un tempo in cui si desidera ancor più la vicinanza di tutto ciò che c’è di più caro non potrà mancare l’appuntamento dedicato ai bambini – nella pomeridiana di domenica 8 agosto – così come non potranno mancare le “voci” della musica e di nuovi dialoghi. Nelle serate del 2 e 3 agosto Il Parco e la Commedia accoglierà al suo interno un piccolo estratto della rassegna Musica in Blu con il ritorno di due amici sempre vicini alla manifestazione: The Scoop Jazz Band con il loro “Louis & Fred”, il racconto dell’incontro tra Louis Armstrong e Fred Buscaglione, e l’atteso Gianni De Feo che, diretto da Germano Rubbi, presenterà il suo onirico Fellini in “Federico dei sogni”. In questa sequenza di ritorni sarà la voce di Luca Barbarossa a raccontarsi – come in un augurio – nel suo “Non perdere niente”.

Ritorni, vicinanze, ma purtroppo anche assenze e incolmabili mancanze. Assecondando quel desiderio di vicinanza che forse rappresenta il leitmotiv di questa edizione, per la prima volta nella storia della rassegna saranno assegnati durante le 16 serate tre premi speciali intitolati a coloro che hanno da sempre creduto ne Il Parco e la Commedia sostenendolo fin dal primo anno o calcandone e illuminandone il palcoscenico. I tre premi portano il nome di Liliana e Damiano Carbonelli, Ilenia Lisi e Antonio Marone.

La rassegna, nata e promossa nel segno della gratuità, ha raggiunto picchi di ospitalità di anche 15.000 persone annue, ma quest’anno, nel rispetto delle basilari norme anti contagio, potranno essere garantiti all’interno dell’anello apposto intorno alla cavea solo il 50% dei posti. Il sostegno dell’ANC – Nucleo volontariato e protezione civile Sabaudia, dei soci dell’Atletica Sabaudia, dei consiglieri della Pro Loco Sabaudia e di tanti volontari assicurerà che, anche in queste condizioni straordinarie, vengano garantite la sicurezza e serenità per tutte le centinaia di persone partecipanti. L’evento, come è stato fin dalla prima edizione, manterrà la gratuità d’ingresso, grazie all’imprescindibile sostegno economico di attività produttive che hanno rinnovato il loro contributo anche in queste complesse circostanze e all’apporto degli Enti che con il loro appoggio consentono di portare in scena serate di teatro, dialogo e collaborazione, in uno dei luoghi più rappresentativamente “nostri” di questo territorio.

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