Sabaudia, niente Europei U19: la città rinuncia alle gare di canottaggio

La sindaca della città in provincia di Latina ai domiciliari come il manager che aveva organizzato la Coppa del Mondo

Sabaudia, niente Europei U19: la città rinuncia alle gare di canottaggio
di Giovanni Del Giaccio
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 20:04

Da Comune europeo dello sport 2022 a città senza un evento internazionale quest'anno e con quelli futuri a rischio, è stato un attimo. Sabaudia, travolta dall'indagine Dune, rinuncia all'Europeo Junior (under 19) di canottaggio che doveva svolgersi il 21 e 22 maggio su quel Lago di Paola al centro dell'inchiesta della Procura di Latina che ha portato agli arresti domiciliari - dove ancora si trovano - l'ex sindaca, Giada Gervasi, e l'allora direttore del comitato organizzatore della Coppa del Mondo 2020, Luigi Manzo.

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GLI INTERESSI
Si arrivò persino a benedire il Covid - come si legge dalle intercettazioni telefoniche - perché non riuscivano a rispettare i tempi per la tappa del 2020. Con il rinvio al 2021 - causa pandemia - la Procura ha accertato una serie di violazioni intorno alla realizzazione del campo di gara sul Lago: affidamenti sotto soglia e fatti direttamente, oltre a favori a qualche ditta amica che sono forse solo la punta dell'iceberg. Sì, perché i magistrati che seguono il caso (oltre alla manifestazione sportiva è contestata anche la gestione delle spiagge) hanno chiesto altri sei mesi di indagini e finora i ricorsi di chi è accusato per l'organizzazione della Coppa del Mondo sono stati tutti respinti.
Con questo clima, con il terremoto che ha sconvolto il Comune che nel frattempo è stato commissariato e con i tempi che stringono, ieri il comitato Sabaudia rowing ha gettato la spugna.
La manifestazione in programma tra meno di due mesi si svolgerà altrove.

Il primo a lasciare era stato Alessio Sartori, campione olimpico ed ex vice sindaco, il quale non solo si era dimesso dal Comune ma anche dal comitato. Non è indagato, ma per la sua storia umana e sportiva ha preferito dire basta. «Una decisione sofferta, arrivata dopo le vicende giudiziarie che hanno interessato il territorio nelle ultime settimane si legge in una nota del comitato - Tali vicende hanno avuto un impatto determinante sulla macchina organizzativa facendo emergere notevoli ritardi». Non si poteva sperare nel Covid, questa volta, né di tornare ad affidare gare con la leggerezza che emerge dalle carte dell'inchiesta. Così si è preferito abbandonare l'organizzazione «rilevando di non poter proseguire nelle normali operazioni». Decisione assunta d'accordo con il presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale, che non più tardi della presentazione delle squadre in partenza delle Olimpiadi di Tokyo, in un noto stabilimento balneare, aveva indicato la città come capitale della disciplina. Non a caso sul lago di Paola si allenano tutti i gruppi militari, quelli che collezionano medaglie a ogni manifestazione.


GLI ALTRI EVENTI
A Sabaudia adesso sono a rischio anche quelle future: il campionato del mondo coastal rowing e le finali beach sprint in programma tra il 30 settembre e l'8 ottobre 2023, gli europei assoluti il 4 e 5 maggio del 2024. La rinuncia all'ultimo istante e l'indagine che ha travolto Sabaudia non saranno particolarmente gradite alla federazione internazionale. Ma anche agli operatori turstici locali, i quali alle prese con il post covid e la guerra in Ucraina vedono svanire la presenza di 600 atleti e di almeno 1.500 persone che avrebbero ruotato nell'indotto. E l'inchiesta Dune non è finita.

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