Un branco di delfini danza a pochi metri dalle dune di Sabaudia

Un branco di delfini danza a pochi metri dalle dune di Sabaudia
di Rita Cammarone
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Giovedì 2 Luglio 2020, 10:00

Spettacolare avvistamento di una ventina di delfini, ieri mattina, a poche centinaia di metri dalla costa di Sabaudia. Testimone di tanta bellezza, insieme ad un amico, è stato Sebastiano Cudicio, titolare della scuola nautica Rosa dei venti di Borgo Grappa, alle porte del capoluogo pontino.

«Partiti da Rio Martino e diretti a Porto Badino, a bordo di un gommone ha raccontato Cudicio -, abbiamo incontrato i delfini all'altezza dell'hotel Le Dune. Provenivano dalle Isole Pontine e si muovevano verso terra. Non è la prima volta che ho il piacere di incontrarli, soprattutto negli ultimi tempi. Credo che con il lockdown il mare abbia ripreso vita alla grande». Cudicio, che si autodefinisce un fotografo seriale, è riuscito ad immortalare i mammiferi marini in tutte le posizioni, a filo d'acqua, sott'acqua, guizzanti, mentre saltavano fuori dal mare, con lo sfondo del promontorio del Circeo, ma anche delle dune di Sabaudia e con in lontananza monte Sant'Angelo di Terracina, l'altura del tempio di Giove Anxur. Alcune foto sono state subito pubblicate su Facebook dall'istituto Pangea, un'organizzazione specializzata nel campo dell'educazione ambientale e della formazione professionale per i parchi e le riserve. Recentemente gruppi di delfini sono stati avvistati anche attorno al Circeo, a Terracina, a Ponza. «Credo si tratti della stessa comitiva', composta da una ventina di esemplari» ha affermato Cudicio che conosce queste acque come le sue tasche e che si intende anche dei suoi abitanti. «È fantastico quando li vedi emergere davanti alla prua della barca», ha commentato ancora emozionato per il buongiorno ricevuto.

Ma alla tanta vitalità dei delfini, a Sabaudia ieri il contrasto di una carcassa di cinghiale rinvenuta sulla spiaggia a pochi metri da Villa Volpi, maestosa residenza in stile palladiano realizzata sulle dune negli anni Sessanta. Probabilmente l'animale, tipico della foresta del Parco nazionale del Circeo, è stato trascinato dalle acque dei canali di bonifica che sfociano a mare e poi spinto a riva dalle correnti. Sul posto sono intervenuti i volontari dell'Associazione nazionale carabinieri, nucleo di Protezione civile Anc Sabaudia 147, guidati dal maresciallo Enzo Cestra, che hanno provveduto a segnalare con nastro bianco-rosso la presenza della carcassa che emanava un cattivo odore. L'Anc ha anche informato del rinvenimento le istituzioni competenti, al fine di richiedere il recupero dell'animale morto da parte di una ditta specializzata.

Vedi anche >Sabaudia: carcassa di cinghiale ritrovata sulla spiaggia
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