Latina, rissa al pub, la polizia a caccia degli aggressori. «I violenti stiano a casa»

Latina, rissa al pub, la polizia a caccia degli aggressori. «I violenti stiano a casa»
di Francesca Balestrieri e Laura Pesino
3 Minuti di Lettura
Martedì 17 Novembre 2020, 12:04

Uno sguardo di troppo. Sarebbe questo il motivo della rissa scoppiata domenica pomeriggio tra i tavoli dell'Eight Music Drink & Food che si trova in via Battisti quando sono volate parole grosse e poi bicchieri. Un gruppo di quattro o cinque giovani contro due coetanei seduti a bere una birra poco prima dell'orario di chiusura dei pub fissato per le 18. Secondo la ricostruzione uno dei due ragazzi è stato colpito alla testa con un bicchiere. L'amico, cercando di intervenire, è rimasto ferito su un braccio con un altro oggetto tagliente, forse un coltello. In pochi attimi si è scatenato il panico mentre il gestore del locale cercava di riportare la situazione alla calma.


LE INDAGINI
All'arrivo di un equipaggio della squadra volante gli aggressori però si erano già dileguati e i due feriti, residenti rispettivamente a Cisterna e a Priverno, sono stati soccorsi e trasportati al Goretti dove sono stati medicati con diversi punti di sutura e poi dimessi con alcuni giorni di prognosi. In serata entrambi sono stati ascoltati in Questura a Latina. Le vittime hanno spiegato però di non conoscere gli aggressori chiarendo che tutto era nato per motivi futili, complice probabilmente anche il consumo di alcol. Anche il gestore dell'esercizio, ascoltato dagli investigatori, ha riferito che il gruppo - quattro o cinque ragazzi, prevalentemente italiani - non è solito frequentare il locale. La Squadra Mobile, guidata dal vicequestore Giuseppe Pontecorvo, ha acquisito i filmati delle videocamere per cercare di identificare i responsabili del pestaggio.


LE REAZIONI
«Se sei violento resta a casa». E' questo quello che dicono i gestori dei locali della zona Q di Latina dopo la rissa di domenica. «Un pomeriggio di follia, mai come adesso ci rendiamo conto che agendo in modo responsabile le cose possono migliorare. Le attività riunite nella zona Q perseguono l'intento di guidare le attività nella visione del sano divertimento attraverso investimenti in professionalità e scommettendo nelle proprie organizzazioni - dice l'associazione che ne raggruppa molti - L'obiettivo del lavoro quotidiano è la tutela della sicurezza dei nostri clienti e di tutti gli operatori che lavorano duramente ogni giorno».
«Poiché non tutti gli operatori fanno parte del nostro gruppo, prendiamo quindi le distanze da quanto accaduto nella cosiddetta zona pub.

La violenza rappresenta per noi fatto gravissimo che lede la nostra immagine e credibilità di attività ricettive dedite alla qualità del servizio per garantire ai nostri clienti il miglior tempo trascorso in compagnia. La violenza e l'aggressività sono piaghe distruttive che in questi anni abbiamo contribuito ad allontanare».


Un'aggressione che capita in un momento molto complesso, proprio nel primo week end di prova che ha visto la chiusura al traffico di Via Neghelli per permettere ai gestori dei locali di ampliare gli spazi esterni per sistemare più tavoli visto che è sempre in vigore l'ordinanza per cui è vietato consumare in piedi. Un test, così è stato definito, valido per due week end come era stato deciso da Prefettura e amministrazione comunale.

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