Latina, riparte il volontariato: progetti e corsi per formare i volontari della Lilt

Nicoletta D'Erme
di Elena Ganelli
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Domenica 6 Settembre 2020, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 15:52
Tra le numerose attività che il lungo lockdown conseguente al Coronovirus ha bloccato per molti mesi c'è anche il volontariato che spesso rappresenta un elemento vitale per alcuni settori in particolar modo nella sanità che proprio grazie al lavoro no profit riesce a garantire una serie di servizi agli utenti che con il solo il personale in servizio non sarebbero possibili. E' il caso della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, che a partire da domani, 7 settembre, fa ripartire i corsi di preparazione dei volontari. Ad accogliere gli aspiranti volontari per l'inizio delle attività di formazione presso la Curia vescovile ci sarà il presidente provinciale della Lilt Nicoletta D'Erme che spiegherà cosa significa lavorare all'interno dell'associazione, a contatto con una fascia di persone particolarmente deboli.

«Non basta desiderare di dedicare il proprio tempo agli altri, occorre anche che la struttura/associazione di cui si andrà a far parte fornisca tutte le informazioni sull'ambiente particolare in cui il volontario andrà ad operare, le regole che governano tale ambiente spiega - e come interagire con lo stesso. Solo così, informato e formato, il volontario potrà essere di vero aiuto agli altri e soddisfare appieno il proprio desiderio di partecipazione in una comunità». Come sono stati questi mesi di blocco dell'attività per la Lilt di Latina? «Abbiamo interrotto ancora prima che arrivassero le direttive ufficiali sottolinea anche perché la nostra sede è vicino al Cup dell'ospedale dove transitano quotidianamente centinaia di persone. Poi dal 1 luglio abbiamo gradualmente ripreso con alcune delle nostre attività, gli ambulatori di dermatologia e senologia predisponendo dei turni con la rotazione. Ora ripartiamo con tutte le cautele che la situazione richiede: abbiamo effettuato il test sierologico a tutti i nostri volontari e abbiamo chiesto a ciascuno se volesse riprendere, esaminando ogni singola situazione».

Prima della sospensione delle attività erano una quarantina i volontari in servizio sull'intero territorio provinciale ma attualmente soltanto 12 stanno lavorando nelle situazioni dove ci sono maggiori necessità del loro supporto. «Abbiamo ricevuto molte richieste continua Nicoletta D'Erme e questo corso servirà a formare i nuovi volontari. Arrivano da tutta la provincia perché ritengo che sia giusto che siano rappresentate tutte le realtà del nostro territorio».
Che cosa serve per essere un buon volontario della Lega tumori? «Sicuramente un buon approccio con il paziente e la capacità di rapportarsi con lui: quello del volontario sottolinea la presidente della Lilt - è un ruolo delicato, in qualche modo è nel sangue, devi avere la predisposizione a dedicartici e tanta umanità. E poi bisogna saper fornire assistenza al personale medico».

Il corso per diventare volontario si svolgerà secondo un dettagliato programma redatto sulla base dell'esperienza acquisita ed in accordo alle linee guida dettate dalla presidenza provinciale. In particolare, la trattazione delle tematiche relative alla privacy, alle normative del terzo settore, alla comunicazione ed all'empatia sarà affidata ad un team di esperti del quale fanno parte Alfredo Cecconi (storico dirigente della Lilt), Emanuele Cozzi (responsabile enti locali) e Rita Salvatori (titolare della direzione sanitaria degli ambulatori). La difficoltà del momento non farà saltare neppure uno degli appuntamenti più significativi per l'azione di prevenzione dell'associazione: Ottobre Rosa, il mese tradizionalmente dedicato alla campagna di prevenzione per il tumore al seno che ogni anno coinvolge tutte le amministrazioni comunali che illuminano di rosa un monumento della propria città per ricordare l'importanza della prevenzione.
Quest'anno la fiaccola di Ottobre Rosa, «seppure con tutte le attenzioni e le cautele del caso» sottolinea Nicoletta D'Erme, partirà da Aprilia a fine settembre per chiudersi come sempre a Latina alla fine di ottobre. Perché la lotta contro i tumori non può fermarsi.
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