Rifiuti, operazione Smokin' fields: 18 persone a giudizio

Rifiuti, operazione Smokin' fields: 18 persone a giudizio
di Elena Ganelli
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Venerdì 14 Maggio 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 16:20

Prenderà il via il 19 gennaio del prossimo anno il processo Smokin' fields dal nome dell'operazione che il 13 giugno 2019 aveva portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 23 persone e al sequestro di tre aziende operanti nel campo della gestione di rifiuti, due in Provincia di Latina ed una in Provincia di Roma di una discarica di proprietà di una società di Roma oltre a terreni nel territorio di Pontinia e Roma.

Ieri il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Roma Angela Gerardi ha disposto il rinvio a giudizio di 18 persone accusate a vario titolo, di concorso in traffico illecito di rifiuti, falso ideologico in atto pubblico nella predisposizione di certificati di analisi, abbandono di rifiuti e discarica abusiva, e infine l'intralcio all'attività di vigilanza e controllo ambientale. Il gup ha invece sancito il non luogo a procedere per le quattro società coinvolte e sottoposte a sequestro su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Roma che ha condotto le indagini: di tratta della Sep e della Sogerit di Pontinia, e di Demetra e Adrastea, entrambe di Roma.

Tra coloro che dovranno comparire davanti al Tribunale ci sono Vittorio Ugolini (ritenuto amministratore di fatto della società Sep); il figlio Alessio (amministratore di diritto dell'azienda di compostaggio) di Pontinia; Franco D'Innocenti, amministratore della Sogerit (altro impianto nella stessa zona); Sergio Mastroianni, titolare del laboratorio Osi di Isola del Liri dove sono stati effettuati le verifiche sul compost Sep; Luca Fegatelli, ex dirigente della Regione Lazio nel settore rifiuti e consulente delle società della famiglia Ugolini.

E poi ancora Alessandro D'Innocenti, Stefano Pappa, Nazzareno Toppi, Ugo Pazienti detto Mauro, Mario Reale, Marco Sanna, Stefano Volpi, Iulian Rosca, Ion Cosmin Toader, Giovanni Bonaiuto, Fabrizio Carletti, Gianfilippo Coronella, Alfonso Gaito. L'inchiesta era partita dalle denunce dei Comitati contro la Sep di Pontinia e secondo l'accusa gli imputati non avrebbero smaltito i rifiuti prodotti dall'impianto ma avrebbero fatto in modo che questi venissero etichettati come compost di qualità, poi sparso su terreni agricoli.

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