Discarica e inquinamento della falda a Borgo Montello, riparte il processo

Discarica e inquinamento della falda a Borgo Montello, riparte il processo
di Rita Cammarone
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Domenica 13 Dicembre 2020, 09:38

 Riparte martedì 15 dicembre, davanti al secondo collegio del Tribunale di Latina, il processo a carico dell'imprenditore Nicola Colucci e degli ex vertici di Ecoambiente, Vincenzo Rondoni e Bruno Landi, per inquinamento delle falde acquifere sottostanti il sito della discarica di Borgo Montello. Gli imputati sono accusati di non aver controllato la sicurezza degli invasi S0, S1, S2 e S3, carenti di opere di impermeabilizzazione, dai quali sarebbero fuoriusciti percolati contenenti sostanze pericolose quali piombo, rame e zinco.
L'ultima udienza prevista per il 21 aprile scorso era stata rinviata per Covid. Si torna in aula dopodomani. In programma l'esame dei testimoni dell'accusa. In questo processo, frutto di un'inchiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano partita nel 2005, si sono costituite diverse parti civili, tra cui il Comune di Latina, la Regione Lazio e diverse associazioni.

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LE PARTI CIVILI

Non ultime la costituzione di parte civile di alcune famiglie abitanti in via Monfalcone (dove insiste la discarica), rappresentate dall'avvocato Stefano Noal, e di sette residenti della zona, agricoltori e allevatori, proprietari di terreni adiacenti lo stesso sito di conferimento dei rifiuti, rappresentati dall'avvocato Giulio Vasaturo, da sempre impegnato al fianco delle vittime in diversi processi contro le organizzazioni criminali radicate nel Lazio. La discarica, gestita dalla società Ecoambiente, situata tra Borgo Montello e Borgo Bainsizza, sebbene chiusa dal 2016 per esaurimento degli invasi continua ad essere ancora al centro di possibili soluzioni per l'esigenza di un sito di stoccaggio dei residui secchi provenienti dai trattamenti meccanici-biologici. Un'ipotesi scongiurata dalla comunità e dalle forze politiche che tuttavia ancora non sono riuscite ad indicare un'alternativa valida a livello provinciale, sollecitata con urgenza dalla Regione Lazio.
«La memoria costruisce la nostra identità ma al tempo stesso dà gli anticorpi per evitare di cadere negli stessi errori del passato. E' quindi estremamente importante avere una visione condivisa degli eventi che hanno caratterizzato la storia del nostro territorio e la storia dei borghi a Nord di Latina, che è stata segnata duramente dalla nascita, crescita e come vorremmo tutti, dalla morte e dal post mortem' della discarica di Borgo Montello», ha commentato ieri Paola Serangeli, residente a Borgo Bainsizza, delegata Borghi e Rifiuti del Partito democratico di Latina. «Per noi residenti questo post mortem' - ha proseguito Serangeli - deve essere legato alla bonifica dell'area. Gli sviluppi del processo Ecoambiente procedono, purtroppo, molto a rilento a causa delle lungaggini della macchina giudiziaria. Grazie all'impegno di un pugno di persone, i residenti si sono costituiti parte civile. L'obiettivo dei cittadini che si sono costituiti parte civile è quello di far accertare la verità sull'inquinamento delle falde acquifere e sui danni arrecati alla salute umana e all'ambiente. Ci vorrà ancora molto tempo per vederne la conclusione ma, ad ogni modo, noi cittadini dei Borghi Bainsizza e Montello non molleremo».
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