Il consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge sulla “promozione della formazione, occupazione nei settori della Blue economy”. Via libera al disegno che punta a valorizzare i 361 chilometri di costa sul mar Tirreno, i 431 laghi, 18 fiumi e gli 11 porti della Regione.
Primo firmatario Daniele Ognibene (Leu), insieme ai consiglieri regionali Gino De Paolis (Lista Zingaretti) ed Enrico Maria Forte ( Pd).
«Si tratta di una legge – dichiarano i proponenti – fortemente voluta.
Ambiente e acqua sono intesi come «una nuova visione economica» e la Regione intende creare «tra imprese ed enti di formazione e ricerca al fine di offrire soluzioni concrete per un'occupazione in settori strategici e innovativi».
Saranno sviluppati corsi di formazione professionale sul tema della blue economy, anche grazie alla collaborazione del sistema educativo regionale. «Tutto ciò accrescerà le competenze specifiche e permetterà, oltre alla creazione di nuove figure lavorative, anche degli investimenti supportati dalla Regione per la nascita e lo sviluppo di piccole e medie imprese, start up e nuove imprese giovanili che opereranno nel settore della blue economy. Per favorire la connessione tra i soggetti operanti nel settore ed il comportato di formazione, inoltre, la Regione Lazio analizzerà il mercato del lavoro, promuovendo la formazione e diffondendo opportunità lavorative». Previsto anche il sostegno delle Università e degli enti di ricerca pubblici e privati per qualificare e potenziare le infrastrutture di ricerca e valorizzare le risorse umane impegnate nella filiera della blue economy.
«La legge oltre ad essere uno strumento per sviluppare il sistema produttivo favorendo l'innovazione tecnologica e per incrementare l'occupazione si prefigge anche di investire su progetti diretti alla trasformazione e il recupero del rifiuto, alla riduzione delle sostanze inquinanti, alla salvaguardia della biodiversità nell'ecosistema dei mari, dei fiumi e dei laghi».