Tre minorenni saranno processati a Roma per una delle più gravi aggressioni di baby-gang avvenute nell'ultimo periodo a Latina. L'episodio risale allo scorso anno quando un ragazzo adolescente fu aggredito al parco Falcone-Borsellino da un gruppo di otto coetanei, tutti intorno ai 16 anni, perché sui social circolavano degli screenshot con conversazioni tra lui e una ragazza, fidanzata di uno dei componenti della baby-gang.
Dopo la denuncia presentata dalla famiglia della vittima, le indagini hanno consentito di ricostruire con maggior precisione l'assurdo episodio arrivando all'individuazione del gruppo di minorenni che parteciparono all'aggressione. In particolare la Procura dei Minori di Roma formulò le accuse di lesioni gravi e minacce nei confronti di quattro giovanissimi. Per uno di loro il giudice dichiarò il non luogo a procedere perché il ragazzo aveva meno di 14 anni all'epoca dei fatti e dunque non è imputabile. Gli altri tre, invece, all'epoca tutti intorno ai 16 anni, dovranno comparire davanti al tribunale dei Minori di Roma, la prima udienza è fissata a maggio.
La famiglia del ragazzo picchiato, con il supporto del Centro antiviolenza minorile di Latina, ha avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto, un particolare purtroppo non scontato in situazioni simili, che spesso si concludono con una mancata denuncia per paura di ulteriori ritorsioni o per evitare di affrontare un iter giudiziario. Ma stavolta i genitori hanno voluto dare un segnale importante chiedendo giustizia per quanto accaduto.
L'aggressione è da ricondurre a un motivo banale, una chat privata apparentemente innocente e una foto inviata per sbaglio a una ragazza e poi subito cancellata con tanto di scuse.