Inquinamento atmosferico, a Latina resta stabile, con valori borderline rispetto a quanto raccomandato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, ma nulla a che vedere con altre città che vivono una situazione di gran lunga peggiore. Senza spostarci dal Lazio, per quanto riguarda le medie annuali Latina infatti è terza nella classifica regionale, preceduta da Frosinone che guida la classifica con il valore di 27 microgrammi/metro cubo di Pm10 e da Roma con 25. La seguono invece Rieti con 20 e Viterbo con 19. A raccontarlo è il report annuale di Legambiente "Mal'Aria di città - Cambio di passo cercasi" del 2023, che ha raccolto i dati delle polveri sottili (Pm10 e Pm2.5) e di biossido di azoto (NO2) di 243 centraline in 96 città capoluogo dislocate in 17 regioni. Sono questi infatti i marker principali che dalla comunità scientifica internazionale sono ritenuti determinanti per la qualità dell'aria e che sono in grado di generare effetti sul sistema respiratorio e cardiovascolare. Nella provincia pontina le centraline sono in tutto cinque, di cui tre a Latina (Via Tasso, Via De Chirico e Latina Scalo); le altre due si trovano ad Aprilia e a Gaeta.
«Le centraline selezionate - spiega Legambiente - sono quelle definite di "traffico urbano" e di "fondo urbano" e sono rappresentative del tessuto cittadino e relative fonti di emissioni della città analizzata». I dati delle concentrazioni medie annuali di Latina città indicano una situazione sostanzialmente invariata tra il 2022 e il 2021: in entrambi gli anni mostrano infatti un valore di 22 per il Pm10, di 12 per il Pm2,5 e di 22 relativamente al NO2.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout