Primarie, De Amicis si ritira. I candidati sono tre: Fiore, Coletta e Cosignani

Primarie, De Amicis si ritira. I candidati sono tre: Fiore, Coletta e Cosignani
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 23 Marzo 2023, 11:38

Alla fine ha rinunciato. E da "Aspettando Godot" al ruolo di convitato di pietra fino alla "Fuga di Logan" il passo è stato breve. Enzo De Amicis no, non è tra i candidati alle primarie per Latina 2023 del 2 aprile per scegliere il candidato sindaco del campo progressista.

De Amicis, ex capogruppo Pd, ha rinunciato di fronte all'aut aut: se ti presenti, o restituisci la tessera del Pd o sarai espulso, gli sarebbe stato fatto notare chiaramente ieri mattina, quando ha presentato le 250 firme di sottoscrizione per la candidatura "esterna". Nè, d'altronde, è stata accettata la sua visione di una candidatura da privato cittadino, dato che la tessera del Pd ce l'ha. Lui, ma soprattutto i suoi sostenitori non l'hanno presa tanto bene, lamentandosi dell'aut aut con parole anche forti. Ma tant'è: ha rinunciato.

TRE CANDIDATI
I candidati saranno dunque tre. C'è Daniela Fiore, avvocato, ex consigliera comunale del Pd nella consiliatura 2021, indicata dal direttivo comunale del partito. C'è Damiano Coletta, ex sindaco dal 2016 al 2022, indicato all'unanimità da Latina bene comune e Per Latina 2032. E c'è Filippo Cosignani, indipendente, già consigliere comunale ai tempi del sindaco Ajmone Finestra, e candidato sindaco nel 2011. Cosignani da esterno è riuscito nell'impresa di raccogliere (anche sedendo a un banchetto all'angolo di piazza San Marco, martedì sera) 275 firme, ben oltre le 200 richieste. Urne aperte il 2 aprile, dalle 8 alle 21, in cinque seggi: Latina Centro, Latina Scalo, Q4-Q5, Borghi Nord, Borghi Sud. Si sono presentati ieri, in conferenza stampa con i tre segretari di partiti e movimenti. «È stato un esito che abbiamo fortemente voluto - ha spiegato Leonardo Majocchi segretario comunale del Pd - ritenevamo fosse importante mobilitare tutta la città nella scelta, mentre la destra sta procedendo a una spartizione.

Daniela Fiore è una candidatura su cui abbiamo riscontrato unitarietà e che risponde alla fase che il partito vive in questo momento».

Secondo Nazzareno Ranaldi (Per Latina 2032) «è un processo unitario costruito: presentarsi alla città con un programma condiviso; sui temi, ci sarà anche il confronto con i cittadini». Per Elettra Ortu La Barbera (Lbc), «pensiamo che la continuità del movimento dovesse proseguire con un progetto, e con la stessa persona (Coletta, ndr)». Filippo Cosignani ha chiarito che «sono anni che a Latina non succede nulla e ora la necessità è ficcare tutti i progetti che stanno nei cassetti del Comune in una visione generale. Sogno un Consiglio comunale che sia come un'assemblea ricostituente». Daniela Fiore ha voluto ringraziare De Amicis («Ha fatto una scelta di responsabilità») e anche Marco Fioravante: «Spero che possano dare spunti e idee. Latina è una città che vogliamo rendere a misura di giovani, di anziani, di donne e di lavoratori. Una città che abbia in mente tutti».

Coletta ha sottolineato che «mettermi a disposizione della città è sempre stato il mio obiettivo. È stata la gente che mi ha spinto a ricandidarmi. Dobbiamo rendere Latina una città sostenibile e mettere la persona al centro delle politiche». Sulle primarie è giunto ieri anche il saluto del segretario provinciale del Pd, Omar Sarubbo, che ha parlato di «strumento giusto per tenere insieme l'alleanza civico-progressista del capoluogo con l'ampia partecipazione dei cittadini». Se «Daniela Fiore rappresenta l'idea del nuovo Pd che abbiamo costruito con il recente congresso», «sono grato a De Amicis e Fioravante e quanti hanno compiuto un passo indietro, anteponendo l'interesse collettivo alle aspirazioni personali».

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