Prenotazione obbligatoria sui Regionali i timori dei pendolari corrono sui social

Prenotazione obbligatoria sui Regionali i timori dei pendolari corrono sui social
di Bianca Francavilla
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Domenica 5 Luglio 2020, 08:39

C'è preoccupazione tra i pendolari della provincia di Latina che da settembre saranno costretti a prenotare il biglietto prima di salire sul treno regionale. La novità annunciata da Trenitalia Ferrovie dello Stato non è passata inosservata e porterà a galla i problemi segnalati da anni e rimasti senza risposta. Tra questi il sovraffollamento e i controlli che, a detta di molti, sono sporadici soprattutto nel periodo di emergenza Coronavirus.

Sulla tratta Roma-Napoli via Formia la sperimentazione della prenotazione del biglietto è già partita per le sole corse singole, così i viaggiatori hanno potuto testare il sistema e rilevare criticità. Se si prenota il ticket dal sito, vengono specificati i posti ancora a disposizione per la tratta. Da settembre quando il treno sarà sold out non si potrà salire e la novità varrà anche per gli abbonati. «C'era da aspettarselo commenta Richard per via del sicuro affollamento dei treni anche in previsione della riapertura delle scuole. Però così molti saranno costretti a prendere treni più avanti rispetto all'orario solito e quindi arriveranno in ritardo al lavoro e di conseguenza bisognerà per forza di cose pensare ad un orario flessibile o allo smart working... vedremo». Come segnalato dall'utente, l'idea ha senso per permettere ai pendolari di viaggiare in sicurezza mantenendo le distanze necessarie per contenere il Covid-19. Ma Trenitalia non ha, al momento, chiarito come intende risolvere i problemi che si verificheranno. Le tratte più affollate e che risulteranno piene al sistema di prenotazioni saranno quelle della mattina presto utilizzate dai lavoratori e dagli studenti e quelle del tardo pomeriggio per rientrare a casa. Senza un incremento delle corse i pendolari avranno problemi a raggiungere il luogo di lavoro in orario o a rincasare. «Allo stato attuale scrive infatti Enea - non ci saranno mai posti a sufficienza nelle fasce dei pendolari: molti non riusciranno a partire e, incubo, a tornare in orari decenti». Anche Emilio Rota, referente del coordinamento dei comitati della Roma-Napoli, trova che a questa soluzione utile per evitare che i treni partano con troppe persone a bordo debbano essere affiancate corse in più. «Certo se la somma tra abbonati e passeggeri saltuari dovesse superare l'offerta messa in campo dalle regioni Lazio e Campania, la situazione potrebbe assumere contorni molto diversi, poiché priverebbe della possibilità di raggiungere per tempo il proprio posto di lavoro chiarisce -. Immaginiamo chi deve dare il cambio ad un proprio collega smontante, ad un insegnante che ha la responsabilità di una classe che potrebbe restare scoperta. Senza considerare anche le eventuali conseguenze sui rapporti di lavoro. L'unica soluzione percorribile potrebbe essere un aumento dell'offerta».

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Non è chiaro, inoltre, come funzionerà il sistema per gli abbonati che sono al momento esclusi dalla sperimentazione e per le forze dell'ordine che possono usufruire dei treni senza biglietto ma senza sedersi. Inoltre, c'è chi segnala che quella dei pendolari è una corsa contro il tempo: a volte contano di prendere un treno ma non fanno in tempo ad arrivare in orario. Secondo il sistema perde il treno dopo averlo prenotato non potrà prendere il successivo non prenotato. Insomma adanre e tornare dal lavoro rischia di essere per lavoratori e studenti una corsa ad ostacoli ancora più complicata di quanto non sia stato fino ad oggi.
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