Ponza, gli sbarchi della discordia

Ponza, gli sbarchi della discordia
di Giovanni Del Giaccio
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Martedì 21 Luglio 2020, 11:20
Si sbarca ma solo in determinati orari. Ponza, come ogni estate, è al centro dell'attenzione per l'ordinanza del sindaco che «fa divieto» - è vero - di scendere a chi è sulle barche «alla fonda nella costa isolana, salvo salvo per comprovati motivi di urgenza, di salute o di forza maggiore» ma al tempo stesso consente «lo sbarco unicamente nei due punti riservati all'accosto dei tender nel porto di Ponza, dove le persone saranno sottoposte, alla misurazione dellatemperatura corporea». Questo dalle 8 alle 10,30 e dalle 19.30 alle 24. Sempre contattando il servizio della Italpol, delegato alla misurazione.

Nessun divieto assoluto, quindi, ma lo scontro a distanza è assicurato. Mentre il sindaco, Francesco Ferraiuolo, spiega che l'iniziativa di misurare la temperatura «scaturisce da un protocollo condiviso con l'Asl di Latina. L'ordinanza non fa altro che assolvere a questa incombenza». E sugli sbarchi di chi è su unità da diporto? «Si può scendere negli orari previsti per qualsiasi altra incombenza come fare la spesa, andare al ristorante, al bar, fare shopping. Solo se la temperatura sarà superiore a 37,5 gradi sarà vietato lo sbarco». Finora, spiegano dall'Italpol, non è mai accaduto. « Il vero problema non è il boom di turisti - dice Danilo D'Amico, giovane esponente di Fratelli d'Italia - ma il ritardo con cui l'amministrazione ha affrontato tutta la questione fine lockdown. Se si fosse intervenuti in tempo, non saremmo in questa situazione assurda e confusionaria, già in molti i diportisti e i velisti hanno scritto protestando contro questo provvedimento. Per non parlare dei commercianti isolani che ne subiscono, e subiranno, il danno dalla cattiva pubblicità che ne deriva».
Non ha dubbi Umberto De Maio, di Ciccio Nero: «Mettessero in campo gli strumenti reali per evitare assembramenti , colpendo le strutture che non si attengono alle normative, senza penalizzare una intera isola , e nella fattispecie il mondo della nautica in genere , che rappresenta una fetta importante dell'economia locale».

Il sindaco non ha dubbi: «Lamentele solo da chi non ha capito il senso dell'ordinanza. La maggior parte ha capito perfettamente. Nessuno vuole cacciare nessuno. Solo qualche precauzione, i ristretti spazi viari dell'isola, a fronte del passaggio dei tantissimi turisti, inducono talvolta fisicamente e inavvertitamente il formarsi di un assembramento spontaneo».
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