Ponza, incendio su una barca davanti al Frontone. Paura tra i bagnanti

Il rogo è divampato intorno alle 15 di oggi, sprigionando una colonna di fumo nero visibilissima dal porto

Ponza, barca in fiamme davanti al Frontone. Paura tra i bagnanti
di Rita Cammarone
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Sabato 30 Luglio 2022, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 20:40

Paura a Ponza per l’incendio di un’imbarcazione a motore in rada davanti alla spiaggia del Frontone, affollatissima in queste ore. Il rogo è divampato intorno alle 15 di oggi, sprigionando una colonna di fumo nero visibilissima dal porto. Concluse nel pomeriggio le operazioni di spegnimento, non risultano feriti.

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Incendio a Ponza, paura tra i bagnanti

Una motovedetta del Circomare e un’imbarcazione di Ciccio Nero, noto ormeggiatore e noleggiatore dell’isola, sono prontamente partite dal porto per raggiungere il Frontone e prestare i primi interventi.

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La brutta disavventura è capitata a una famiglia proveniente da Terracina, moglie e marito, di 46 e 47 anni, e tre figli minorenni di età compresa tra i 6 e i 12 anni.

L’episodio è avvenuto sotto gli occhi impotenti di numerosi bagnanti presenti in spiaggia nel primo pomeriggio, e a bordo delle altre barche ancorate a poca distanza dalla costa. Attimi di tensione e spavento, non soltanto per la famiglia in fuga dalle fiamme ma per tutti gli osservatori che hanno temuto il peggio, soccorritori compresi. Il padre e uno dei tre figli, all’arrivo dei soccorsi, sono stati trasportati al poliambulatorio dell’isola per sintomi riconducibili a un principio di intossicazione. Dopo una visita medica e l’accertamento di condizioni di buona salute, hanno potuto ricongiungersi al resto della famiglia.

L’incendio è scoppiato intorno alle 14.50. Subito si è alzata una colonna di fumo nera, visibile anche dal porto di Ponza da dove sono partiti le motovedette con il personale del Circomare, gli operatori del servizio di assistenza alla nautica della DmD, riconducibile all’imprenditore Umberto Ciccio Nero e, non ultimi i vigili del fuoco, e l’Agostino Lauro di Laziomar, con una parte dell’equipaggio che ha messo a disposizione getti d’acqua risolutivi nelle operazioni di spegnimento che si sono protratte fino a sera, quando poco dopo le 19 l’imbarcazione incendiata è affondata.

I carabinieri della locale stazione, coordinati dalla Compagnia di Formia, hanno prestato assistenza e collaborazione da terra. Durante l’intervento di spegnimento sono state disposte ed eseguite misure preventive atte a scongiurare la dispersione di carburante nell’acqua marina, collocando appositi galleggianti per circoscrivere eventuali sversamenti. Queste iniziative sono state ulteriormente intensificate a seguito del successivo affondamento dello scafo danneggiato. Si tratta di un’imbarcazione di 15 metri, che la famiglia aveva preso a noleggio sulla terraferma per una gita a Ponza.

“E’ stata una giornata molto pesante – ha commentato il neo sindaco di Ponza Franco Ambrosino -. Già in mattinata si era registrata, sempre in prossimità del Frontone, una macchia di carburante che galleggiava in mare. Immediatamente la Capitaneria di porto era intervenuta per il posizionamento dei galleggianti, per impedire che la chiazza potesse estendersi. Quando è scoppiato l’incendio, la precedente emergenza era appena terminata. Gli episodi sono da ritenersi scollegati, al momento. L’importante è che le persone che stavano a bordo dello scafo andato a fuoco non si siano fatte nulla. Certo resterò questo brutto ricordo, ma sono usciti indenni da una situazione molto pericolosa”.

Secondo i primi accertamenti, l’incendio a bordo dell’imbarcazione sarebbe stato provocato da un corto circuito. Tuttavia saranno effettuati ulteriori approfondimenti. 

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