Coronavirus Ponza, limiti ai turisti in barca

Coronavirus Ponza, limiti ai turisti in barca
di Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 20 Luglio 2020, 00:55 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 15:21

LATINA Arrivi a Ponza in barca? Lì resti. Vietato scendere (o quasi) per evitare ulteriori assembramenti in un’isola stracolma di turisti e soprattutto di giovani. Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco. «Il nostro è un turismo di prossimità - dice il sindaco Franco Ferraiuolo - ci sono ragazzi di Roma ma anche del resto del Lazio e della Campania».

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Difficile controllare tutto con appena 8 vigili urbani, ci sono anche 6 steward ma all’1 di notte finisce il loro turno. «Ho chiesto al questore di Latina di mandarci rinforzi per aumentare le forze di polizia sull’isola, ma vorrei evitare di arrivare ad un turismo “militarizzato”». Per evitare ulteriori assembramenti l’ordinanza vieta lo sbarco «agli ospiti sulle unità da diporto alla fonda nelle acque circostanti il territorio del Comune di Ponza, salvo per comprovati motivi di urgenza ». 

Sbarco solo se autorizzato e in orari prestabiliti, possibile soltanto in due approdi e mascherina obbligatoria per tutti nelle strade più strette dell’isola come previsto dall'ordinanza 79 del sindaco

SABAUDIA
«Avanti, c’è posto». È la risposta che arriva entrando sulla spiaggia libera di Sabaudia, dopo aver lasciato generalità e codice fiscale. Da lì in poi, libertà assoluta e controlli scarsi. Tutti ammassati? Pazienza. Solo da oggi saranno disponibili la “App” e il materiale per il distanziamento sull’arenile, un cordino multicolore che sarà contenuto in un sacco di juta e potrà essere riutilizzato. In alcune delle discese tra le dune c’è chi aspetta le famiglie che hanno deciso di scendere, in altre l’accesso è libero e degli steward del Comune nessuna traccia. Sull’arenile ombrelloni uno vicino all’altro, gruppi familiari, controlli pressoché inesistenti. La mascherina va indossata prima di scendere, ma una volta in spiaggia libertà assoluta. Il sindaco, Giada Gervasi, sottolinea come «le precauzioni sono necessarie, i controlli li facciamo, ma vogliamo anche che ci si possa godere il mare nel miglior modo possibile».

Poi ricorda che «attraverso la prenotazione possiamo monitorare meglio la situazione e chiediamo il codice fiscale perché è legato alla tessera sanitaria, in caso di problemi è più facile risalire ad Asl di appartenenza, contatti e via discorrendo». La notizia di un cittadino indiano positivo, in una città dove i braccianti agricoli arrivano praticamente tutti da quell’area geografica, tiene in apprensione chi arriva in spiaggia ma ovviamente anche la prima cittadina: «Si tratta di un caso al momento isolato la Asl è al lavoro per ricostruire tutti i contatti e c’è collaborazione della comunità indiana che ha rinunciato al rito religioso settimanale in via precauzionale e sta aiutando nel ricostruire i contatti». 

Se la spiaggia libera è più difficile da controllare, negli stabilimenti si accede solo rispettando le regole. All’Oasi di Kufra, per esempio, misurazione della temperatura all’ingresso, mascherina per scendere sull’arenile e negli spazi comuni, ombrelloni e lettini distanziati. 
«Negli stabilimenti la situazione è sotto controllo - spiega Franco, cliente alle Dune - nei tratti liberi meno, soprattutto i ragazzi non rispettano le indicazioni». Controlli? Nessuno li ha visti: «Da inizio stagione mai - dice Teresa, ospite al Lilandà - magari passano in altri orari, ma io di solito quando vengo sto qui tutto il giorno. Distanziamento? In spiaggia sì, negli spazi comuni meno ma la mascherina viene usata». 

Il vero assembramento è sulla Strada Lungomare che attraversa le dune nello scenario mozzafiato del Parco del Circeo. Trovare parcheggio è un’impresa da sempre. C’è chi esulta come per un gol della squadra del cuore quando trova il posto sulle strisce blu: «Giravamo da mezz’ora...». Stessa reazione per chi ha “puntato” la famigliola che risale dalla spiaggia e si sente rispondere sì alla fatidica domanda: «State andando via?» Intanto hanno riaperto i parcheggi di scambio nei pressi di Borgo Grappa, mentre per quello noto come delle dune «stiamo aspettando i partecipanti al bando - spiega il sindaco - ma abbiamo messo a disposizione gratuitamente quelli nei pressi del Comune». Multe a raffica, invece, per chi parcheggia sulle dune del Parco del Circeo. Assembramento sì, ma così è troppo.

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