Gli episodi che portarono all’arresto di Vitiello ad opera dei carabinieri della Compagnia di Formia si sarebbero verificati a più riprese tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012. Secondo gli inquirenti, l’uomo, che risiede a Ponza, si sarebbe spesso recato nell’abitazione formiana dell’ex convivente, dalla quale ha avuto anche un bimbo, sottoponendola a maltrattamenti e tentativi di abuso sessuale. Il Pm Gregorio Capasso ha chiesto per l’imputato una condanna a cinque anni di reclusione. Il marittimo ponzese, assistito dall’avvocato Piergiorgio Di Giuseppe, ha però negato ogni addebito e, al termine dell’udienza, è stato prosciolto dalle accuse per le quali all’epoca era finito in carcere.
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