Piattaforma Comieco satura: la raccolta della carta è diventata un problema

Piattaforma Comieco satura: la raccolta della carta è diventata un problema
di Vittorio Buongiorno
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Domenica 5 Gennaio 2020, 16:00
Ci scopriamo fragili proprio lì dove pensavamo che le buone pratiche avessero risolto i problemi. Parliamo della raccolta differenziata di carta e cartone. In provincia nel 2018 ne abbiamo raccolti 22 milioni di chili. Solo a Latina 3 milioni di chili. Direte: che bravi. Già. Troppo. Infatti Abc (l’azienda pubblica che gestisce il servizio nel capoluogo) ha informato il Comune che «la piattaforma Comieco Del Prete Waste Recycling S.r.l. ha comunicato l’interruzione dei conferimenti a far data dal prossimo 2 gennaio 2020», costringendo l’amministrazione del capolouogo a sospendere la raccolta di carta e cartone.

IL MOTIVO
«Il blocco dei conferimenti trae origine da una generale situazione si stallo - spiega Abc - a monte, dei ritiri del materiale da parte del Comieco», ovvero il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica. Ed è per questo che «risulterà molto difficile reperire altri impianti disponibili al ritiro dei rifiuti» e che l’Azienda dei beni comuni ha annunciato di non essere in grado «di conferire i rifiuti cellulosici raccolti».
E’ un problema dunque che non riguarda solo Latina ma tutta Italia. Lo ha spiegato Massimo Medugno, presidente di Assocarta, intervenendo a dicembre all’EcoForum della Regione Lazio, organizzato da Legambiente. Il mercato delle carte da riciclare infatti vive da mesi un momento di estrema difficoltà, dopo lo stop della Cina e di altri paesi asiatici all’import da Europa e USA.
«Le esportazioni di carta da riciclare verso la sola Cina sono passate da oltre 1 milione di tonnellate a 84.000 tonnellate in due anni, mentre le quantità in eccesso, rispetto alla capacità di riciclo nazionale si vanno ridistribuendo verso altri Paesi, più o meno lontani, tra cui Germania e Turchia» ha spiegato Medugno. A suo avviso, di fronte ad un cambiamento strutturale nel mercato dei rifiuti e delle materie prime secondarie «occorre incidere sul Recycling Habitat» e cioè sulle relative strutture amministrative e impiantistiche che ne costituiscono il supporto con azioni incisive e a costo zero. In sostanza servono più impianti perché ad oggi le cartiere italiane non sono in grado di riciclare il materiale cartaceo che arriva dalla differenziata. 

LE CRITICITA’
«Gli impianti sono pieni di carta e cartone perché Comieco non riesce a far ritirare la carta dalle cartiere - ammette il direttore di Abc, Silvio Ascoli - Il problema è piuttosto generalizzato, il sistema è saturo: tutti raccolgono ma gli impianti sono pochi». E questo non riguarda solo la carta, ma anche la frazione umida e la plastica. In realtà già ieri Comuieco ha individuato per Latina un altro impianto dove inviare carta e Cartone, a Montecompatri in provincia di Roma dove sono stati già indirizzati i primi camion. E questo dovrebbe consentire già da lunedì la ripresa della raccolta della carta e del cartone. 
«Abbiamo ritenuto giusto - spiegano da Abc - informare la cittadinanza». Ma non tutti sembrano aver gradito la scelta di trasparenza visto che sui social si sono susseguiti commenti che parlavano di incapacità e inadeguatezza. In realtà non è Latina che non sa smaltire il rifiuto differenziato, ma come ha spiegato Assocarta all’Ecoforunm «la mancanza di impianti di riciclo e recupero sta producendo l’effetto paradossale di deprimere i prezzi delle materie prime secondarie e di aumentare i costi per gli impianti di smaltimento dei rifiuti, che ormai sono sempre meno».

GLI SCENARI
Tornando a Latina l’individuazione dell’impianto di Montecompatri non è risolutiva. «E’ troppo lontano - spiega Ascoli - Ci consentirà di tamponare la situazione, ma abbiamo chiesto a Comieco di trovare un impianto al massimo entro i 50 km». Ma anche questa soluzione rischia di non dare garanzie per il futuro. «Le politiche regionali spingono, giustamente, sulla differenziata con obiettivi che i comuni tentano raggiungere - commenta Ascoli - ma bisogna incidere sulla pianificazione degli impianti».
La piattaforma del Prete infatti (come quella di Montecompatri) è semplicemente un impianto di messa in riserva dove la carta viene pressata e poi spedita alle cartiere che a loro volta sono ormai sature perché le politiche di dematerializzazione delle informazioni hanno di fatto ridotto la produzione di carta. «E la domanda di trattamento supera l’offerta - continua Ascoli - Visto che anche l’estero che prima era un grosso sfogo per la carta differenziata non è più un canale aperto».

LE NORME EOW
E allora? Servono nuove norme, un pacchetto che va sotto il nome di End of Waste, che favoriscano l’economia circolare e la chiusura del ciclo dei rifiuti. «Ad esempio autorizzare cartiere della Lucchesia o della Ciociaria a trattare direttamente carta e cartone raccolte con la differenziata - spiega Ascoli - Ma anche autorizzare tra le possibili tecniche di recupero anche la produzione di energia con il trattamento termico».

LA LENTA RISALITA
Nel frattempo anche Latina la raccolta differenziata dei rifiuti è riuscita a superare la soglia del 30% sotto la quale era precipitata dopo il fallimento di Latina Ambiente. «Abbiamo agganciato il 28% medio annuo - conferma Silvio Ascoli - e nell’ultimo trimestri siamo rimasti stabilimente sopra al 31%, frutto di una regolarizzazione del sistema esistente». Aspettando la raccolta porta a porta che dovrebbe consentire al capoluogo di colmare il gap con i comuni più virtuosi come Fondi e Formia che sono ormai sopra al 70% di raccolta differenziata anche se il cammino appare tutt’ora carico di incognite.
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