Peculato da 84mila euro: arrestato funzionario del Comune di Fondi

Peculato da 84mila euro: arrestato funzionario del Comune di Fondi
di Barbara Savodini
2 Minuti di Lettura
Sabato 30 Novembre 2019, 09:11
Scandalo nel settore anagrafe del Comune di Fondi dove mancano all'appello 84mila euro: il denaro derivante da centinaia di carte di identità elettroniche, versato dai cittadini ma mai finito nelle casse del ministero.

Ad accorgersi dell'ammanco i revisori dei conti e, a cascata, il dirigente del settore Tommasina Biondino che ha a sua volta denunciato il caso alla Guardia di Finanza di Fondi. Sono quindi partite le indagini degli uomini coordinati dal Capitano Gianfranco Mozzillo sfociate nei giorni scorsi nell'esecuzione di una misura cautelare.

A finire ai domiciliari il responsabile dell'ufficio anagrafe nonché agente contabile del Comune di Fondi. Il 61enne risulta indagato per il reato di peculato e, come previsto in questo tipo di provvedimento penale, in fase di processo dovrà dimostrare di non aver sottratto la somma mancante. Per contestare il reato, infatti, è sufficiente che il funzionario, il cui compito era quello di riscuotere, rendicontare e versare il denaro, non abbia svolto l'attività prevista da tale mansione.

Come previsto dalla misura cautelare, chiesta dal sostituto procuratore Valentina Giammaria e firmata dal gip Giorgia Castriota, la Finanza di Fondi ha eseguito anche il sequestro preventivo dei conti correnti e delle proprietà immobili dell'uomo. Una garanzia dello Stato nel caso in cui il 61enne, al termine del processo, dovesse risultare colpevole.

È l'epilogo di una minuziosa indagine condotta dai finanzieri di Fondi a partire dalla prima denuncia presentata nel maggio di quest'anno. L'ammanco, secondo gli elementi raccolti, riguarda invece un lungo periodo di tempo compreso tra i mesi di giugno e novembre 2018.

Stando alla procedura amministrativa, sul totale versato dall'utente per il rilascio della carta di identità, 16,79 euro dovrebbero finire al ministero e 5,42 euro al Comune.

Così non è stato a Fondi dove, con il passare dei mesi, la somma mancante ha raggiunto l'esorbitante cifra di 84 mila euro.

Il destinatario della misura cautelare ai domiciliari, subito dopo la segnalazione ricevuta dal dirigente del settore, ha sporto denuncia contro ignoti presso la locale tenenza dei carabinieri ma, per la legge, quest'azione non lo ha certo messo al riparo da gravi responsabilità.

L'uomo si sarebbe infatti dovuto accorgere dell'accaduto ben prima che i revisori contabili arrivassero a contestare l'enorme ammanco.

Insomma, una posizione molto delicata quella del dipendente ora ristretto ai domiciliari. Già da tempo, ad ogni modo, il funzionario non stava lavorando per via di una prolungata malattia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA