Pd, telenovela primarie. De Amicis si candida contro il direttivo dem che ha scelto Fiore

Pd, telenovela primarie. De Amicis si candida contro il direttivo dem che ha scelto Fiore
di Andrea Apruzzese
3 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Marzo 2023, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 09:12

Le firme vengono raccolte e, con ogni probabilità, già oggi sarà depositata la candidatura di Enzo De Amicis alle primarie di coalizione del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco. Una procedura che è pienamente consentita dallo statuto del partito, ma che appare come una posizione divergente dalla decisione del direttivo comunale del partito di Latina, che ha stabilito la candidatura per le primarie nella figura dell'avvocato Daniela Fiore, ex consigliera comunale.

Il tutto mentre, come si apprende, i vertici nazionali del Partito democratico stanno seguendo con "particolare attenzione" quanto sta avvenendo a Latina in vista delle primarie del 2 aprile e delle elezioni comunali del 14 e 15 maggio.

«Le firme le stiamo raccogliendo e già domani (oggi, ndr) depositeremo la candidatura», annuncia Mauro Visari, che di Enzo De Amicis è uno dei maggiori sostenitori e sta seguendo le procedure per la candidatura dell'ex capogruppo in Consiglio comunale. Procedura che prevede, spiega, «una raccolta di firme pari al 30% dei 120 iscritti del circolo di Latina, oppure di 200 elettori comuni: stiamo decidendo quale delle due formule utilizzare, ma in modo o nell'altro la presentiamo». Alla domanda se lui, che del Pd pontino è stato anche presidente provinciale, non tema che quanto sta avvenendo possa portare a divisioni, ribatte: «Le primarie hanno una finalità: tenere dentro il popolo del centrosinistra, anche con le proprie differenze, il giorno dopo saremo comunque un partito unito. Non solo io, ma anche Enzo De Amicis o Tommaso Malandruccolo (anche lui tra i sostenitori della seconda candidatura, ndr) siamo figure di primo piano nel Pd: potremo mai fare qualcosa contro il Pd? Siamo semplicemente rappresentanti di una posizione».

La vicenda, che potrebbe portare a una doppia candidatura del Pd alle primarie, cui sono peraltro già candidati Damiano Coletta per Latina bene comune e Filippo Cosignani come indipendente, è seguita «con particolare attenzione» da Roma, ovvero dai vertici nazionali del Pd.

A quanto si apprende, «più voci si sono sollevate verso Roma». Nessuna decisione ancora, dato che la procedura di raccolta firme per presentare una candidature è pienamente consentita dallo statuto della formazione politica, ma questo fa comunque pensare che possa esserci qualche preoccupazione. In primo luogo, come è ovvio, per il fatto che Latina rappresenta il secondo capoluogo del Lazio dopo Roma, e le sue elezioni amministrative ricoprono dunque una particolare importanza; in secondo luogo, per il fatto che nel Pd sia emersa una posizione divergente rispetto a quanto stabilito dal direttivo comunale.

Daniela Fiore intanto sulle sue pagine social scrive: «Il 2 aprile ci saranno le primarie del centrosinistra: ci saremo con le nostre idee. Ci saremo per qualcosa, non contro qualcuno. È un orgoglio essere la candidata del Partito Democratico in questa stagione di grandi cambiamenti».
Quanto avverrà con le primarie è ovviamente cruciale anche per l'allargamento del campo: il M5S non partecipa non ritenendo lo strumento vicino alla propria storia. Ma le interlocuzioni ci sono, il M5S ci vuole essere, e per incidere. Ma appare chiaro che lo stare dentro la coalizione o fuori dipenderà molto dal candidato che vincerà le primarie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA