Pesce non tracciato e altre condotte illecite, controlli e sanzioni della Guardia costiera

Pesce non tracciato e altre condotte illecite, controlli e sanzioni della Guardia costiera
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Venerdì 15 Aprile 2022, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 12:06

In concomitanza delle festività pasquali, considerando anche il previsto aumento della domanda di prodotto ittico soprattutto nel campo della ristorazione e della grande distribuzione, il personale della Guardia Costiera di Gaeta ha intensificato le proprie attività di verifica ai fini della tutela del consumatore finale e per contrastare lo sfruttamento illecito delle risorse marine.

Un nucleo ispettori pesca ha effettuato mirati controlli presso alcune attività di ristorazione, prevalentemente nelle zone dell’entroterra.

Nel contesto delle ispezioni, principalmente orientate alla verifica della provenienza, tracciabilità e conservazione dei prodotti ittici detenuti, presso un ristorante etnico nella zona del frusinate è stato rinvenuto prodotto ittico di incerta provenienza per il quale si procedeva al relativo sequestro amministrativo. Al gestore sono state   contestate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di circa 4.000 euro. 

 Particolare attenzione è stata posta anche al circuito della grande distribuzione, ove i controlli sono stati prevalentemente tesi all’individuazione di eventuali ipotesi di frode nell’attività del commercio. Non sono rare, infatti, in concomitanza delle festività le situazioni in cui si procede alla vendita di prodotti ittici di minor pregio presentandoli come specie di maggior valore commerciale (ad esempio molva venduta come baccalà). 

 I controlli, oltre che sulla filiera della commercializzazione, si sono concentrati anche sulle fasi della cattura, dello sbarco e della prima immissione sul mercato. In particolare le  motovedette   hanno effettuati mirati controlli tesi a verificare il corretto utilizzo degli attrezzi da pesca. È stata inoltre posta particolare attenzione sul rispetto delle zone di mare interdette allo strascico e a quelle   di ripopolamento degli stock.

Inoltre, grazie  ai diversi data base in cui confluiscono i dati delle catture e delle note di vendita e sulla scorta delle indicazioni tratte dai sistemi di monitoraggio  a disposizione del corpo delle Capitanerie di porto, è stata accertata e sanzionata la condotta di un operatore per violazione delle norme che prevedono il divieto della pesca di determinate specie (nello specifico “pesce spada”) in specifici periodi dell’anno (periodo gennaio-marzo). Al trasgressore è stato contestato un verbale di illecito amministrativo per cui è prevista una sanzione di circa 2.500 euro. 

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