Ricchetti è una sorta di jolly per la nostra nazionale, ma se proprio deve scegliere una canoa non ha dubbi: "Il meglio penso di riuscire a darlo nel K4 1000, quello con cui sono andato vicino alla medaglia a Pechino insieme ad Antonio Rossi. Ho avuto l'onore e il piacere di pagaiare con un grandissimo campione come lui, capace di vincere cinque medaglie olimpiche. Rossi è stato un esempio in gara e nella vita di tutti i giorni, ha aiutato me e tanti altri ragazzi a crescere ed emergere. Era una stella, ma si è sempre messo a disposizione del gruppo e alla fine di ogni gara pensava già a quella successiva".
Così come Alberto, che già è proiettato verso i prossimi impegni: "Avrei potuto fermarmi dopo quel quarto posto, un risultato eccezionale che ricordo sempre con grande piacere. Ma desideravo andare avanti, continuare un percorso di crescita, e anche se poi a Rio non è arrivata la qualificazione alla finale, è stato comunque un orgoglio aver avuto la possibilità di partecipare ad un'altra Olimpiade. Nella mia mente adesso esiste solo l'obiettivo Tokyo, ci sarà da lavorare tantissimo, ma sono pronto a dare il massimo, curando ogni particolare. Sto bene fisicamente e ho la fortuna di avere una compagna straordinaria, che mi sostiene ogni giorno e mi aiuta a coltivare il sogno di conquistare una medaglia olimpica".
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