Ospedale, sosta selvaggia al pronto soccorso e ambulanze in doppia fila

Ospedale, sosta selvaggia al pronto soccorso e ambulanze in doppia fila
di Giovanni Del Giaccio
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Venerdì 25 Gennaio 2019, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 12:15
 La prima conseguenza è che nell'unico posto a libero accesso adesso si concentrano tutte le auto possibili. Costringendo le ambulanze addirittura a mettersi in doppia fila, in attesa che i pazienti ottengano un posto letto e loro possano riprendere le barelle e andare via. Succede all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove le nuove disposizioni sui parcheggi creano disagio non solo a chi prima entrava e aveva il posto - magari anche dove non era possibile - ma pure agli operatori dell'emergenza.
E se per i dipendenti una soluzione si sta cercando d'intesa con il Comune, per adesso le ambulanze dovranno parcheggiare dove trovano spazio. Se occorre in doppia fila o, addirittura, all'esterno del perimetro dell'ospedale. Il personale ha provato a contattare le forze dell'ordine, ma a quanto sembra gli spazi riservati ad ambulanze e forze di polizia - di fronte all'accesso del pronto soccorso - non sarebbero a norma.
Un po' com'era per tutto il resto dei posti auto dell'ospedale, da qualche settimana ridotti ai soli spazi dove è possibile parcheggiare. Una questione di sicurezza, come dalla direzione medica di presidio e dalla Asl è stato spiegato alle organizzazioni sindacali. All'interno del Goretti - per questioni di sicurezza - possono accedere al massimo 180 auto e solo nelle zone prestabilite.
Un incontro si è svolto anche con i tecnici del Comune e come primo dato è emerso che per il numero di dipendenti, ricoverati, pazienti che entrano in ambulatorio e familiari, il Goretti è il luogo con maggiore traffico in entrata della città. Per questo il Comune - nell'ambito di una revisione della mobilità - immagina una serie di soluzioni.
La più immediata è quella di ricavare 200 posti, da destinare principalmente agli orfani del parcheggio interno, nell'area di parco San Marco. Ma il discorso è molto più ampio e riguarda incentivi per chi decide di usare il cosiddetto car pooling. Se quattro dipendenti arrivano su un'unica auto - per esempio - si può immaginare di lasciare riservato un posto all'interno dell'ospedale. Lo stesso potrebbe valere per l'uso di auto elettriche, cosa sulla quale la stessa Asl sta investendo considerato che nel parco macchine ci saranno al momento di sostituire i veicoli solo quelli ecologici. Inoltre c'è l'ipotesi - al vaglio del Comune - di collegare una pista ciclabile all'ospedale così da incentivare l'uso delle bici (soprattutto per chi vive nel capoluogo) per raggiungere il posto di lavoro. Si tratta, al momento, di buone intenzioni. L'urgenza da risolvere è quella dell'unico ingresso non controllato - al pronto soccorso - e di creare posti per chi ancora oggi arrivando al lavoro (soprattutto in caso di reperibilità) gira a lungo o è costretto a lasciare l'auto lontano.
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