Omicidio suicidio a Roma, il profilo di Massimiliano Carpineti il poliziotto cresciuto a Cori che viveva a Cisterna

Le parole di chi conosceva l'agente che ha ucciso la collega prima di togliersi la vita

Omicidio suicidio a Roma, il profilo di Massimiliano Carpineti il poliziotto cresciuto a Cori che viveva a Cisterna
di Marco Cusumano e Claudia Paoletti
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Venerdì 2 Giugno 2023, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 18:06

L'omicidio suicidio di Roma ha sconvolto due comunità: Cisterna, dove Massimiliano Carpineti viveva da anni, e Cori, dove il poliziotto è cresciuto. L'agente di 48 anni che ha ucciso la collega Pierpaola Romano di 58 anni prima di togliersi la vita, viveva da diversi anni in via Alcide De Gasperi e ogni giorno andava in treno a Roma dove prestava servizio alla Camera dei Deputati.

Tra le curatissime palazzine in cortina, nel complesso residenziale a pochi passi dal centro storico di Cisterna, i vicini di casa descrivono Carpineti con parole delicate, nessuno riesce a spiegarsi un'azione così estrema. «Sono davvero sconvolta da questa notizia - commenta una signora che abita proprio accanto alla casa del poliziotto - conosco Massimiliano da anni, siamo venuti ad abitare qui più o meno nello stesso periodo, poco dopo la costruzione delle case.

Mi è sempre sembrata una persona tranquilla e anzi posso dire estremamente affidabile, tanto è vero che quando i miei figli erano piccoli mi è capitato di affidarli a lui e alla moglie, in qualche circostanza particolare, quando magari dovevo allontanarmi per sbrigare qualche incombenza. Non ho parole, sono davvero incredula per quello che è successo».

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LA VITA IN PAESE

Massimiliano Carpineti è cresciuto a Cori dove vivono il papà e le due sorelle. La mamma Maria Laura, maestra conosciutissima e stimata in paese, è scomparsa alcuni anni fa. Chi conosceva un po' meglio il poliziotto parla però di un periodo recente piuttosto difficile, una forte depressione che stava affrontando con il sostegno di un professionista. E poi il matrimonio in crisi, la separazione dalla moglie e tutti i pensieri collegati a uno stravolgimento di vita così radicale. «Non lo conoscevo a fondo, al punto da sapere dei particolari così personali - commenta un vicino - ma so che aveva messo in vendita la sua casa di Cisterna già da un po' e che la moglie non si vedeva qui da tempo. Massimiliano era una persona molto precisa, certamente riservata, ma di certo era attento alle questioni del condominio, cercava sempre di trovare soluzioni quando si presentavano dei problemi, insomma una persona anche pratica e attiva».

Carpineti era anche legato alla Sicilia, l'aveva conosciuta bene durante i suoi sette anni di servizio ad Agrigento e sui social aveva anche condiviso delle fotografie con fantastici scorci siciliani. Addirittura la sua foto profilo su whatsapp era dedicata a una bella veduta con piscina e mare sullo sfondo. Un amante del mare, nonostante fosse cresciuto sui Monti Lepini, a Cori, dove tanti si ricordano ancora di lui e soprattutto della sua famiglia, conosciutissima in paese.

IL SINDACO

«Ricordiamo Massimiliamo soprattutto da ragazzo visto che è andato via da Cori da diversi anni - commenta il sindaco Mauro De Lillis - da quando si è arruolato in polizia prestando servizio sempre in luoghi lontani da qui. Lo vedevamo di tanto in tanto quando veniva a fare visita alla sua famiglia che è molto conosciuta e stimata, si tratta di persone perbene, siamo davvero sconvolti da questa tragedia che ha colpito gravemente diverse famiglie».

A Cori naturalmente non si parla d'altro e molti concittadini sono rimasti basiti di fronte alla drammatica notizia. «Ero già rimasto sconvolto dall'omicidio-suicidio avvenuto a Roma - commenta un residente - ma quando ho saputo che si trattava di Massimiliano... è stato davvero un duro colpo. Qui conosciamo tutti la famiglia, persone tranquille, la sorella maggiore è avvocato e ha anche una sorella gemella. La nonna me la ricordo sempre affacciata alla finestra, il papà è in pensione ma ha lavorato per un vita in un'azienda qui vicino. Davvero una tragedia che nessuno poteva immaginare».

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