Marco Gianni ucciso a Sabaudia, fermato l'ex della compagna. «Gli ha sparato alle spalle», il fucile era ancora nell'auto

In auto i carabinieri del Nucleo investigativo gli hanno trovato il fucile a canne mozze

Omicidio a Sabaudia, fermato l'ex della compagna di Marco Gianni. «Ha sparato alle spalle»
di Vittorio Buongiorno
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Venerdì 14 Aprile 2023, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 06:30

Il fucile a canne mozze che si presume abbia usato per uccidere Marco Gianni era ancora nell'auto. I carabinieri del Nucleo investigativo di Latina, guidato dal maggiore Antonio De Lise lo hanno trovato subito dopo aver fermato il 33enne di Pontinia accusato di aver ucciso giovedì pomeriggio a Borgo San Donato Marco Gianni con due colpi di fucile sparati alle spalle e a bruciapelo. Il floricoltore grande appassionato di pallamano è crollato ed è morto prima dell'arrivo dei carabinieri e dei sanitari del 118.

Omicidio a Sabaudia, zona presidiata dai carabinieri

Il provvedimento

Il provvedimento di fermo chiesto dai carabinieri è stato firmato nella notte dal pm Daria Monsurrò.

L'uomo, che si chiama Riccardo, è stato interrogato nella notte assistito da due avvocati ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

«In data odierna, a Latina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina - spiega una nota appena diramata - hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 33 enne pontino ritenuto responsabile del reato di omicidio aggravato ed alterazione di arma comune da sparo».

 

Le indagini

«L’attività di indagine lampo, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina - chiarisce la nota -  si è svolta nell’ambito delle investigazioni successive ad un omicidio, avvenuto, nel pomeriggio di ieri 13 aprile 2023, all’interno di un vivaio di Sabaudia, ai danni di un 31 enne della medesima città. Infatti, nel corso delle indagini è emerso, dalla visione di impianti di videosorveglianza, escussioni testimoniali ed accertamenti tecnico scientifici, come l’indagato si sia reso responsabile, mediante l’utilizzo anche di un’arma modificata, dell’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo della vittima colpendolo mortalmente in diversi punti del corpo. Il procedimento versa in fase cautelare, con la conseguenza che per l’indagato vige il principio di presunzione di innocenza».

Chi è

L'uomo fermato ieri sera dai carabinieri è un operaio. Si chiama Riccardo Di Girolamo, ha 33 anni ed è un operaio. E' un appassionato di caccia e i militari del maggiore De Lise gli hanno trovato dei fucili e anche il fucile a canne mozze per il quale è indagato anche per alterazione di arma comune da sparo.  Dalla relazione con l'attuale compagna di Marco Gianni erano nati due figli. Secondo gli inquirenti l'uomo non sopportava la fine di quella storia e aveva già affrontato la sua ex e il nuovo compagno, anche se allo stato non risultano denunce per minacce o per violenze. 

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