Latina, arrestato l'assassino dell'avvocato Mario Piccolino, è un imprenditore locale

Latina, arrestato l'assassino dell'avvocato Mario Piccolino, è un imprenditore locale
3 Minuti di Lettura
Martedì 16 Giugno 2015, 16:26 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 13:01

LATINA - Arrestato il presunto assassino dell'avvocato e blogger di Formia Mario Piccolino. Si tratta di un piccolo imprenditore di 59 anni.

L'arresto è stato effettuato dalla Squadra Mobile di Latina in collaborazione con la Mobile di Roma e dalla Dda della Capitale, a breve gli inquirenti forniranno ulteriori informazioni sull'arresto dell'uomo che il 29 maggio ha freddato con un colpo di pistola l'avvocato nel suo studio di Formia.

L'identità

Cominciano a trapelare delle informazioni.

Il presunto omicida si chiama Michele Rossi, ha 59 anni, è nativo di Cellole è titolare di una piccola azienda agricola ed è stato fermato intorno alle 16 nei pressi di Castelforte.

Gli agenti della Questura di Latina, agli ordini del vicequestore Tommaso Niglio sono arrivati a lui proprio esaminando i fascicoli delle cause di Piccolino. L'avvocato infatti aveva assistito i proprietari di una grotta di Ventotene nella causa avviata contro Rossi per l'occupazione illegittima della grotta annessa alla sua abitazione.

Gli agenti hanno verificato che l'uomo è un appassionato di armi, poi hanno scoperto che somigliava molto all'uomo ripreso dalle telecamere di sorveglianza dopo l'omicidio a Formia. E' stato identificato quattro giorni fa e gli agenti della Questura di Latina in stretto contato con i magistrati della Dda di Roma hanno cominciato a seguirlo. La situazione è preciptata nelle ultime ore, quado si è scoperto che l'uomo era ancora armato e dunque era pericoloso.

Il movente

Da uno studio dei fascicoli conservati nello studio dell’avvocato Piccolino è emerso che quest’ultimo aveva avuto un acceso contenzioso con Michele Rossi, avendo rappresentato un privato in una causa civile proprio contro Rossi per il possesso di una grotta, in realtà un’abitazione scavata nel tufo, a Ventotene.

«Mentre la causa era ancora in corso Rossi aveva posto la grotta in comunicazione con un appartamento contiguo, già di sua proprietà, procedendo a lavori di ristrutturazione, evidenziando sicurezza su come sarebbe stata definita la lite giudiziaria», si legge in una nota della Questura.

La vicenda civile si è conclusa nel 2003 con sentenza della Cassazione che reintegrava gli assistiti dell’avvocato Piccolino nel possesso della grotta. «Una circostanza che si pone come ragionevole movente dell’omicidio in considerazione anche del fatto che la causa non si è svolta seguendo i normali schemi, ma è stata caratterizzata da una situazione di pesante attrito culminata in una denuncia penale che ha determinato un forte livore del Rossi nei confronti del Piccolino», spiega la nota.

Una vicenda su cui Piccolino era tornato a settembre scorso sul suo blog freevillage.it

Le immagini

Il presunto omicida il pomeriggio del delitto è stato immortalato da numerose videocamere di sorveglianza prinma nella zona del delitto e poi lungo il percorso che collega Formia a Minturno e al casertano. Allargando la ricerca gli inquirenti hanno fatto bingo. In una delle riprese infatti si vede l'uomo, che il testimone del delitto ha riconosciuto, salire su un pick up. Dal numero della targa sono risaliti al nome e hanno scoperto che Michele Rossi aveva avuto un contenzioso proprio con l'avvocato Piccolino per la titolarità di una grotta a Ventotene.

© RIPRODUZIONE RISERVATA